Via Fabbri avrà una propria condotta fognaria che consentirà a sempre più pievigini di allacciarsi alla rete. Il consiglio di amministrazione del gestore del servizio idrico Ats (Alto Trevigiano Servizi) ha dato il via libera al progetto esecutivo che prevede, oltre alla realizzazione di una nuova tubazione di quasi 800 metri per le acque reflue, anche una di acquedotto di pari lunghezza.
Obiettivo: contribuire alla tutela ambientale del territorio che si trova ai piedi della zona centrale del patrimonio Unesco delle Colline del prosecco di Conegliano e Valdobbiadene.
Il cantiere partirà nei prossimi mesi per un investimento di 800 mila euro. La durata dell’intervento sarà di 180 giorni.
Si tratta di 780 metri di condotta per le acque reflue posata lungo via Fabbri, nella frazione di Solighetto, a partire dall’intersezione con via Cal de Medo fino all’altezza dell’osteria “Da Ciotta”. Verranno predisposti gli allacciamenti privati per le utenze frontiste, con pozzetto di ispezione accessibile in area pubblica così come prevede il regolamento di Ats. A fine intervento risulteranno collegabili le utenze frontiste di via Fabbri. I reflui saranno poi raccolti dalla condotta esistente di via San Gallet, verso la dorsale di via Brandolini.
Il cantiere ha l’obiettivo di estendere la rete fognaria per acque nere in una zona attualmente sprovvista del servizio. Fra i programmi di Ats, il prolungamento in futuro della tubazione fino all’intersezione con via Suoi.
Il progetto è parte di un forte impegno dell’azienda per la sostenibilità del comparto fognario-depurativo e include, inoltre, il rifacimento della rete di idrica di distribuzione di una lunghezza pari a quella fognaria.
“L’opera conferma la volontà dell’azienda di migliorare il servizio idrico integrato in tutto il territorio dei 52 Comuni soci – spiega il presidente di Ats, Fabio Vettori – Un obiettivo che non solo va a vantaggio dei nostri utenti: la realizzazione del sistema fognario e, quindi, il miglioramento di quello depurativo significano una maggiore tutela dell’ambiente, del terreno e delle acque superficiali, come fiumi, canali, ruscelli e fossi. La costruzione di nuova rete di distribuzione idrica con materiali nuovi e moderni vuol dire contribuire a preservare la qualità dell’”oro blu” e a diminuirne gli sprechi”.
“L’intervento è atteso da molto tempo e per questo ringraziamo Ats – aggiunge il sindaco di Pieve di Soligo, Stefano Soldan – Siamo alla base delle colline che si trovano all’interno della core-zone dell’Unesco, un territorio ritenuto unico al mondo per le sue peculiarità naturali, storiche, architettoniche e artistiche. La tutela dell’ambiente in un’area geografica divenuta nel 2019 uno dei patrimoni dell’umanità è un dovere civico per tutti noi. Tutto ciò contribuisce oltretutto ad attrarre sempre di più turisti e visitatori e quindi a dare un forte impulso all’economia del territorio”.
Una volta terminati i lavori sulla rete idrica, l’amministrazione procederà con i lavori di asfaltatura della via.
(Foto: Ats).
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