Pieve di Soligo, più spazio allo sport nel nuovo programma del sindaco Soldan: il grande sogno è un museo all’ex municipio

Riparte dallo sport il sindaco Stefano Soldan. In un programma che vuole proseguire con ciò che già è stato fatto negli ultimi cinque anni a Pieve di Soligo, gli impianti sportivi del paese saranno il tema al quale verrà dedicato un’attenzione particolare, come spiegato quest’oggi dal primo cittadino alla presentazione della squadra che lo sosterrà alle elezioni del prossimo 26 maggio.

“Abbiamo la fortuna di avere delle società con molti iscritti e gli spazi ancora non sono sufficienti – ha sottolineato il sindaco Soldan – Oltre ai campi da tennis di Barbisano e al campo di rugby in Patean, che potranno essere realizzati a breve, penso anche alla sistemazione dello stadio di calcio e al completamento dell’area dei parcheggi attorno al palazzetto”.

Altri punti importanti sui quali si concentrerà la progettualità della lista “Stefano Soldan sindaco per Pieve” saranno la sistemazione della viabilità e dei parcheggi dell’area attorno alla sede Ulss 2 di via Luigi Lubin, la creazione di un albergo diffuso insieme alla fondazione Fabbri e il completamento della rete delle piste ciclabili, nell’ottica soprattutto di creare un percorso unitario che colleghi i laghi di Revine fino alla pista ciclabile La Piave a Sant’Anna di Susegana. Parole d’ordine, in tal senso, sviluppo sostenibile e promozione del turismo locale.

Il grande sogno, invece, è la sistemazione dell’ex municipio di via Giuseppe Vaccari per farne un museo multimediale da dedicare ai pievigini illustri, su tutti Andrea Zanzotto e Toti Del Monte, ma con spazio anche a tutti quei personaggi minori che con le loro azioni hanno segnato la storia locale. All’interno, inoltre, potrebbero essere ricavati degli spazi per il coworking o da dedicare alle associazioni del paese. Un sfida complessa, tuttavia, visto che l’edifico va restaurato e messo in sicurezza antisismica, come ha ribadito anche l’assessore uscente alla cultura Elena Bigliardi.

Da sindaco uscente, poi, non poteva mancare una riflessione su quanto è stato fatto nel mandato che si concluderà a breve.

“Quando sono stato eletto abbiamo dovuto applicare per primi la Tasi perché chi ci ha preceduto non ha voluto approvare il bilancio di previsione prima delle elezioni. Ora, dopo cinque anni, lascio un Comune con un bilancio tra i più virtuosi del Veneto – ha affermato Stefano Soldan – L’indebitamento è stato dimezzato e i tempi di pagamento alle imprese si attestano sui 26/27 giorni, al di sotto del limite di legge. Abbiamo amministrato nell’ottica di costruire una prospettiva di stabilità economica per i prossimi dieci anni, con in più le risorse necessarie a realizzare opere. Il mio grande rammarico è non aver potuto inaugurare il nuovo municipio al Vaccari, ma non è dipeso di noi: se non ci fosse stato il ricorso dopo la gara per il terzo stralcio, a Natale avremmo già concluso i lavori”.

Infine, non è mancata neppure una riflessione su uno dei temi più caldi affrontati dalla giunta Soldan, quello della vendita delle quote Asco Holding in possesso del Comune di Pieve di Soligo, avvenuta nel 2016.

“Le venderei di nuovo anche domani visto il decadimento etico che sta vivendo Ascopiave – ha dichiarato il sindaco Soldan – Molti citano a sproposito Francesco Fabbri, ma lui non avrebbe mai approvato un sistema di gestione come quello che abbiamo oggi, dove tutto è deciso dalle segreterie di partito. Cinque anni fa avevamo proposto un piano di sviluppo condiviso e non siamo stati ascoltati. Ora mi sembra che la situazione ci stia dando ragione”.

(Fonte: Edoardo Munari © Qdpnews.it).
(Foto: Qdpnews.it ® riproduzione riservata).
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