Un omaggio al poeta Andrea Zanzotto, per il quale stanno per iniziare gli eventi per i 100 anni dalla sua nascita, e un invito a riflettere sulla sua capacità di anticipare i tempi, focalizzando l’attenzione sui rischi legati ai cambiamenti climatici e all’utilizzo scorretto delle risorse ambientali da parte dell’uomo: questo il senso dell’opera scultorea di Elio Armano, inaugurata questa mattina nel cortile di Palazzo Vaccari a Pieve di Soligo.
Presenti lo scultore Armano, protagonista della mostra “Dentro il Paesaggio” che proseguirà fino al prossimo 25 ottobre in Villa Brandolini a Solighetto, il sindaco Stefano Soldan, il vicesindaco Luisa Cigagna, gli assessori Danilo Collot e Giuseppe Negri, il consigliere comunale Andrea Ros, il maresciallo maggiore Alberto Bosco, lo storico dell’arte Dino Marangon e Stefano Zanin, presidente dell’ente ecclesiastico Balbi-Valier.
In questo 2020 pieno di incognite a causa del Covid, l’amministrazione comunale di Pieve di Soligo non ha rinunciato a promuovere eventi culturali e iniziative come la mostra di Armano, lo scultore che ha donato ai pievigini l’opera “Progresso Scorsoio” a testimonianza della profonda amicizia con Zanzotto.
“La mostra di Armano rappresenta un nuovo modo di considerare il paesaggio, inteso anche come territorio della quotidianità e come luogo degradato. – ha spiegato lo storico dell’arte Marangon riferendosi alla mostra di Solighetto – Per Armano si può fare scultura a prescindere dalla figura umana e nel suo ‘Progresso Scorsoio’ c’è una successione di punte e triangoli posti sulla verticale, come se si volesse esprimere il concetto di ‘mangiare l’ambiente’ o rovinarlo”.
“La scultura mette insieme gli emblemi del paesaggio, concepito come spazio vivibile e praticabile nel quale gli elementi si uniscono insieme ‘pungendoci e trapungendoci’. – conclude – Un collegamento con l’attuale crisi ecologica e un momento di riflessione e speranza che ci invita a ritrovare una nuova umiltà nei confronti del paesaggio e un’armonia per vivere meglio la nostra vita”.
“Questa scultura è composta da tre pezzi di acciaio corten oltre al cemento armato trattato con un acido particolare. – ha aggiunto lo scultore Elio Armano – Le punte sembrano delle mandibole che sbriciolano ogni cosa per sottolineare l’impegno ambientalista ante litteram di Zanzotto, che fu un profeta grande e un illuminato”.
“Le sue opere contenevano già le istanze di oggi, dall’attenzione per l’emergenza ambientale, prima che si parlasse dei mutamenti climatici, all’impotenza degli esseri umani davanti alla natura. – conclude – Questa scultura spero aiuti a capire e non solo a rassegnarsi perché l’uomo deve cogliere le occasioni che ha per vivere meglio”.
Il sindaco Soldan ha voluto ringraziare anche le aziende del territorio che hanno reso possibile la realizzazione dell’opera: Biemmereti, Manzato Costruzioni, Lorenzon Costruzioni e General Marmi.
(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
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