Il semaforo dell’incrocio con via Sernaglia non è regolare: è questo il pensiero espresso sui social di alcuni pievigini che hanno contestato la brevità della luce arancione.
Tra chi lo definisce fuori legge “per fare cassa”, c’è anche chi lamenta multe salate con decurtazione dei punti della patente come previsto dal codice della strada nonostante assicuri di essere passato con l’arancione.
“Non è possibile – chiarisce però il primo cittadino Stefano Soldan – questi automobilisti, se hanno occupato l’incrocio con il verde o l’arancione, trovandosi a metà, non possono venire multati perché il t-red parte solo dopo qualche frazione di secondo dopo il rosso, e bisogna che l’auto passi necessariamente sopra le spire a terra. Significa che sono passati con il rosso”.
Il semaforo di via Sernaglia può venire considerato “intelligente” perché proprio grazie a questo meccanismo il giudizio non è interpretabile o fallace: non c’è alcun intervento da parte dell’uomo e tutto viene eseguito da un sistema imparziale e meccanico. Oltretutto Soldan ricorda che tutti i video vengono ad ogni modo visionati per una seconda verifica.
A garanzia di chi ha preso la multa c’è oltretutto la possibilità di visionare i filmati perché vengono scattate 3 fotografie: una in ingresso, una a metà e una in uscita dall’incrocio. Se lo si occupa con l’arancione quindi non c’è modo di prendere la multa, questo perché bisogna fisicamente passare sopra la spira, che si attiva esclusivamente con il rosso.
Ad oggi infatti sono oltre un migliaio i multati ma coloro che contestano la sanzione possono facilmente trovare riscontro nei verbali ufficiali: “La possibilità di visionare i filmati, cosa che consiglio a prescindere a scanso di equivoci, permette di chiarire ogni dubbio e avere la prova di essere passati con il rosso – afferma il sindaco, che rincara – Si vocifera poi che i quattro secondi dell’arancione fossero stati ridotti: è una fantasia, il semaforo non è mai stato toccato e anzi, lo vogliamo implementare a 5 secondi“.
Soldan afferma che in questi mesi il comune ha ricevuto diverse lettere di lamentela accusando l’amministrazione di aver “taroccato” il giallo, senza sapere, in realtà, che quest’ultima non ha alcun potere in merito dal momento che i semafori sono regolamentati e gestiti dal codice della strada.
Inoltre il sindaco sottolinea che arrivando da Follina non è possibile girare a destra verso Sernaglia con il semaforo rosso “solo perché non viene attraversato l’incrocio”: “È incredibile però accade anche questo: è una pratica sanzionabile come tutte le altre infrazioni del codice della strada”.
Come se non bastasse, il primo cittadino ha aggiunto che il contasecondi che in molti richiedono prendendo ad esempio il semaforo di Nervesa è una soluzione impossibile da applicare per almeno due motivi: “Prima di tutto quel contasecondi riguarda le strisce pedonali, non la durata dell’arancione – spiega – in secondo luogo attualmente è un sistema non approvato dal ministero delle infrastrutture: si sta valutando la sua applicazione ma al momento rimane una possibilità bocciata. Quando e se sarà possibile prenderla in considerazione l’amministrazione lo valuterà come ulteriore dimostrazione che tutto avviene regolarmente, e che se gli automobilisti prendono la multa significa che sono semplicemente passati col rosso, al di là di qualunque speculazione”.
Il sindaco ricorda infine che la velocità prevista per la percorrenza di quel tratto di strada è fissata a un massimo di 50 km orari ma svariati automobilisti viaggiano a una media di 70km orari: questo influisce sull’inchiodare o sul “bruciare” il semaforo al momento della luce gialla. “A volte può andare liscia, altre può capitare come un errore, ma ci sono alcuni cittadini che sono stati multati anche 4 o 5 volte: questo significa essere recidivi e abitudinari. Non è possibile che poi venga anche contestata la multa”.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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