La vendemmia 2020 è quasi ovunque ultimata nelle zone del Conegliano Valdobbiadene Docg, una conclusione che porta un segno positivo soprattutto per quanto riguarda la condizione e la qualità delle uve.
A fare la differenza, visto l’anno non particolarmente caldo e la presenza di molta pioggia concentrata in singoli periodi, sicuramente la vocazione del territorio alla viticoltura.
In particolare è stata proprio la morfologia delle colline, grazie ai loro pendii ripidi e alla continua esposizione dei vigneti al sole, che ha impedito che l’umidità ristagnasse e andasse a danneggiare la vite e i grappoli.
L’annata 2020 è stata caratterizzata da un clima mite e secco fino all’inizio dell’estate, durante la quale si sono alternati eventi piovosi e giornate di caldo, questi fattori hanno portato la vite a far maturare gradualmente il frutto fino al momento della raccolta.
Una vendemmia “fortunata” anche dal punto di vista meteorologico che ha visto, a parte qualche giorno di pioggia, da metà settembre, bel tempo e temperature miti giornalieri rincalzate da venti asciutti e notti fresche che hanno permesso ai chicchi di maturare e asciugare evitando il marcimento.
Tutti questi fattori, morfologici e climatici uniti alle sapienti mani dei viticoltori delle colline Unesco, permetteranno anche quest’anno di ottenere un vino intriso di carica aromatica come il prosecco superiore che lo ha reso celebre in tutto il mondo.
“La raccolta di quest’anno ci ha posto di fronte a una sfida importante e completamente nuova – commenta Innocente Nardi, Presidente del Consorzio Tutela del Conegliano Valdobbiadene – Abbiamo lavorato consapevoli di avere ancora molte sfide da affrontare ed è per questo che il consorzio ha adottato politiche improntate alla sana prudenza per garantire qualità e valore della Denominazione sul mercato. Un mercato che al momento continua a premiare la Denominazione, in linea con la qualità e valore degli anni scorsi, l’unico asset vincente per affrontare questa crisi e le trasformazioni che ci aspettano”
Il lavoro nei vigneti delle colline del prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, come è noto, richiede sforzi e tempi importati viste le condizioni impervie del terreno, si parla di 6/700 ore di lavoro a mano per ogni ettaro. Per questo la vendemmia eroica rappresenta il momento di massima ingegnosità dei viticoltori del territorio e uno degli elementi che rende unico, dal punto di vista qualitativo, il Conegliano Valdobbiadene.
Il prosecco superiore ottenuto dalla vendemmia 2020, grazie alla diversificazione di microclimi presenti lungo le colline del prosecco, permetterà di raggiungere sentori, aromi, diversi in base alla zona di produzione, la carica aromatica che si raggiungerà sarà quella tipica del Conegliano Valdobbiadene, un prodotto amato in tutto il mondo.
(Fonte: Francesco Pastro © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
#Qdpnews.it