Gli studenti dell’Istituto superiore “Marco Casagrande” di Pieve di Soligo si sono uniti nella decima Giornata della Memoria e dell’Accoglienza, istituita nel 2016 nell’anniversario della più grave strage del Mediterraneo, il naufragio del 3 ottobre 2013 al largo di Lampedusa, in cui persero la vita 368 migranti.
Gli studenti a Lampedusa
Una delegazione è volata proprio nell’isola a sud della Sicilia che quotidianamente assiste agli sbarchi dei migranti: lì duecento giovani da tutta Europa si sono ritrovati per una serie di seminari, laboratori e conferenze del progetto “A Europe of Rights”, promosso dal Comitato 3 Ottobre per “raccontare cosa è successo da allora fino ad oggi: dieci anni in cui sono morte altre 27mila persone nel tentativo di attraversare il Mediterraneo”.
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Giulia Miron, Carolina Miotto (4aA Ls) e Giulia Collet (3aB Lsu), accompagnate dalla professoressa Enza Carbone, hanno incontrato i superstiti e i familiari delle vittime di quel tragico naufragio, ma anche politici, medici e soccorritori, giornalisti e figure impegnate in Unione Europea sui temi dei diritti umani, e poi hanno preso parte alla marcia verso la Porta d’Europa.
L’evento che si svolge annualmente tra fine settembre e inizio ottobre, e a cui il Casagrande partecipa da diversi anni, ha infatti “l’intento di promuovere nelle giovani generazioni italiane ed europee occasioni di apprendimento, nella prospettiva di un’educazione interculturale contribuendo a sviluppare una cultura di solidarietà, accoglienza e dialogo, fondata sul pieno e consapevole rispetto dei diritti umani”.
Il flash mob al “Casagrande”
A quasi duemila chilometri più a nord, i loro colleghi dell’istituto pievigino di via Stadio si sono uniti in un flash mob negli spazi esterni del PalaFabbri, e con le loro scarpe hanno formato la scritta “Siamo tutti migranti”. Un invito a riflettere sulla condizione comunque di fragilità e di precarietà di ciascuno, senza certezze definitive e mete sempre da raggiungere, in fondo simile a quella di chi è costretto a lasciare la propria terra e a partire alla ricerca di un futuro migliore.
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“Abbiamo voluto partecipare alle celebrazioni di Lampedusa – afferma la dirigente scolastica Giuliana Barazzuol – in continuità con la sensibilità in tema di migrazione che questo istituto ha sempre dimostrato”.
“In occasione del decimo anniversario – prosegue – abbiamo inoltre deciso di unirci agli studenti presenti a Lampedusa e ritrovarci tutti per un momento di ricordo e un gesto concreto da parte dei nostri alunni, che hanno disegnato con le loro scarpe ‘Siamo tutti migranti’: un modo per esprimere la nostra vicinanza, non solo celebrativa ma sentita nel profondo”.
(Foto: Isiss Marco Casagrande).
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