Valdobbiadene e Senegal alleati per anacardi e acqua: un gemellaggio tra scuole per tutelare l’agricoltura

Gemellaggio tra l’Isiss Verdi (indirizzo agrario) di Valdobbiadene e il Lycee Technique Agricole “Emile Badiane” di Bignona, città della Casamance, la regione meridionale del Senegal conosciuta anche come “il granaio dell’Africa subsahariana”.

Un accordo di partenariato favorito da Roberto Menegon, presidente dell’associazione culturale Terra Mia di Pieve di Soligo, che promuove programmi e progetti dedicati all’agricoltura per rafforzare le relazioni con le comunità straniere.

Il dialogo con la preside del Verdi Giuliana Barazzuol è nato sulle tracce del progetto di Ben Coly che, cresciuto in Italia, a trent’anni è tornato nel sud del Senegal per coinvolgere 9 villaggi nella coltura bio dell’anacardo su 360 ettari di terreno.

Tecniche agricole, confronto didattico-culturale, scambio di visite, incontri in rete, amicizia e intercultura. Sul palco anche Ibrahima Abdoul Aziz Ficou, preside del Lycee Agricole, Martina Bertelle, assessore all’Istruzione e ai servizi sociali del Comune di Valdobbiadene, Tommaso Razzolini consigliere regionale, Mamadou Lamine Diedhoou, presidente dell’associazione Diamoral e Gianni Rasera, presidente dell’associazione Icare che insieme a Menegon ha ricordato come la scuola senegalese sia anche partner di un progetto di lotta alla salinizzazione delle terre fertili della Casamance.

Un fenomeno legato al cambiamento climatico che porta l’acqua dell’oceano a risalire all’interno della regione per 240 chilometri, a bruciare le colture e a contaminare le sorgenti.

A questo proposito Rasera ha ricordato che il progetto per costruzione di un pozzo sull’isola di Carabane (qui la notizia vedi articolo) si è dovuto convertire in quello di un serbatoio dell’acqua piovana, con costi più alti per i quali si cercano nuovi aiuti.

(Foto: Comune di Valdobbiadene).
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