Vita da cani: un lusso per tutti quando la tua cuccia risiede in condominio

Vita da cani: un lusso per tutti quando la tua cuccia risiede in condominio

Facendo riferimento agli animali che si possono trovare in condominio, quelli con il pelo intendo, c’è da sapere che la riforma introdotta con la legge 220 del 2012 ha stabilito che non è possibile vietare di tenere animali in condominio di qualsiasi genere.

L’uomo moderno infatti tratta i quadrupedi e non solo, come veri e propri membri della famiglia; tant’è che è a volte più facile disfarsi della suocera che del dolce pelosino che ci tiene compagnia nelle fredde sere d’inverno e ci costringe all’attività fisica forzata durante tutto l’anno.

Passano quindi in secondo piano e anzi, sono superati, tutti quei regolamenti vecchio stampo che vietano di detenere animali o talvolta particolari tipi di animali in condominio. Se Vi state chiedendo se un regolamento di tipo contrattuale ( regolamento che è stato registrato con il primo atto di compravendita dell’immobile ed è divenuto opponibile ai terzi acquirenti) può derogare alla normativa codicistica, la risposta è : no, anche se il regolamento è di tipo contrattuale vieta di detenere animali il codice civile lo permette e prevale sul regolamento!

Infatti, una norma siffatta perde il suo valore in quanto contraria ai dettami dell’articolo 1138 c.c.. Nello specifico l’articolo parla di “animali domestici”, pertanto non vi è dubbio che il riferimento sia a cani e gatti, potrebbe esserlo per la detenzione di altri tipi di animali meno comuni. C’è da dire però che la concezione di animale domestico dipende anche dall’epoca e il contesto in cui si vive (una volta i cani non erano considerati animali domestici) e pertanto si può affermare che, nell’incertezza, debbano essere ricompresi tutti gli animali che vengono detenuti dai proprietari come animali da compagnia, indifferentemente che si tratti di un’iguana o di un docile gattino.

Essendo un’amante degli animali, mi trovo perfettamente d’accordo con il principio secondo il quale non è possibile vietare la detenzione di animali, tuttavia è necessario responsabilizzare i proprietari delle bestie e fare in modo che applichino tutti gli accorgimenti necessari al fine di evitare che il proprio animale domestico venga a disturbare i vicini.

A volte questo è difficile per la stessa natura dell’animale: pensiamo ad esempio ai gatti che è molto difficile abituare a non sconfinare nelle case degli altri; o a chi detiene animali esotici come ad esempio i serpenti: vai a spiegargli che non devono infilarsi nelle condutture del bagno per cercare il fresco (sempre meglio abbassare la tavoletta ordunque!).

Arrivano poi le telefonate al malcapitato amministratore di turno che deve destreggiarsi fra il condòmino che si lamenta del disturbo del cane e il condòmino che difende a spada tratta il suo amico peloso. Ecco, sappiate che a parte il supporto psicologico e qualche lettera di richiamo, l’amministratore non può fare.

Quindi cercate di essere comprensivi quando chiamate per lamentarvi, perché la riforma non ha pensato di dotare gli amministratori della possibilità di avvalersi delle forze dell’ordine per fare rispettare le regole all’interno del condominio; anche se sarebbe stata sicuramente una buona idea!

La mancanza degli strumenti necessari per fare rispettare le regole però non deve rendere indifferente il proprietario dell’animale che per primo deve rendersi responsabile del problema segnalato, in primis e soprattutto per mantenere dei buoni rapporti di vicinato, di cui ogni condòmino proprietario deve farsi carico.

Pertanto, se il cane abbaia continuamente e da soli non si riesce a capirne il motivo, bisogna portarlo da un addestratore, se il gatto continua ad entrare nelle proprietà vicine bisogna fargli capire quali sono i confini che non deve travalicare e così via … non è sufficiente, nascondersi dietro la frase “ma è un animale, cosa ci posso fare”; nel momento in cui si decide di prendere con sé degli animali in un contesto condominiale, bisogna rendersene pienamente responsabili. Pensateci bene e con responsabilità quindi, prima di fare questa scelta.

(Autore: Serena Corazza. Foto: Follina Servizi)
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