Voglia di tornare alla normalità tra gli esercenti pievigini. Zambon: “La rinascita passa da noi”

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Tanta voglia di normalità e un approccio ottimistico per la riapertura di diversi esercizi commerciali sono forse gli aspetti che sembrano emergere con più evidenza confrontandosi con alcuni titolari di attività commerciali e artigianali di Pieve di Soligo che oggi, lunedì 18 maggio 2020, hanno ripreso a lavorare.

Chi ha aperto lo ha fatto nel rispetto di nuove regole, tra distanziamento sociale e dispositivi di protezione individuale per tutte le attività commerciali e artigianali coinvolte in questa apertura tanto attesa ma che richiederà una grande assunzione di responsabilità da parte di tutti.

Molti esercizi commerciali non potranno riaprire subito e per alcuni gli investimenti necessari per il contrasto alla diffusione del Coronavirus richiederanno ulteriori sacrifici per chi ha subito una vera e propria rivoluzione nel modo di fare impresa.

C’è chi, invece, sicuramente ha potuto aprire ma non riesce ad immaginare una vera ripartenza perché, questo il caso delle agenzie di viaggio, il governo italiano non ha ancora fornito delle informazioni chiare per poter tornare a lavorare come prima.

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Il mondo dei viaggi, infatti, ha avuto grandi perdite insieme ad altri settori che, come tutto il comparto degli agriturismi e dei ristoranti di Pieve di Soligo, hanno perso i guadagni legati ai matrimoni, alle feste per le cresime, alle cene o ai pranzi previsti in occasione di eventi sportivi e culturali che solitamente si svolgono in questa parte dell’anno o nei mesi che sono stati interessati dall’emergenza Coronavirus.

Ripartire non sarà semplice ma la maggioranza degli esercenti delle attività commerciali e artigianali intervistati a Pieve di Soligo ha voluto manifestare una positività che forse non tutti si aspettavano.

Nel Quartier del Piave e a Pieve di Soligo la gente sa lavorare, si è adattata alle nuove regole e chiede solo più chiarezza per tornare a fare ciò che è da sempre nel Dna di chi vive in queste terre: il lavoro fatto con creatività, sacrificio e attenzione all’innovazione.

“Oggi – ha spiegato Walter Zambon titolare di Bloom e fiduciario Ascom per Pieve di Soligo -, 18 maggio 2020, è una data da ricordare. Per tanti di noi, commercianti e artigiani, sarà come il primo giorno di scuola. La rinascita passa da noi perché dobbiamo rispettare e far rispettare quelle semplici norme di sicurezza che ci permetteranno di lavorare in continuità e serenità”.

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“Dico da noi – prosegue – in quanto tessuto artigianale e commerciale piccolo ma capillare che è stato vicino e per i settori che hanno potuto e dovuto essere aperti per le esigenze primarie di tutta la popolazione, anche con un servizio di consegne a domicilio. Ci auguriamo che questa vicinanza continui e permetta la rinascita anche di chi riapre dal 18 maggio 2020”.

“I piccoli negozi – conclude – sono la rinascita dei nostri paesi: acquistiamo nei nostri negozi per dare nuova vita a queste realtà. Oltre al mio personale augurio vorrei portarvi anche quello del segretario e del presidente Ascom Treviso, delegazione di Conegliano, Gigino Longo e Maurizio Gibin, nonché del presidente di Ascom Treviso, Federico Capraro”.

(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto e video: Qdpnews.it © Riproduzione riservata).
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