Addio all’alpino Angelo Moretto, centenario di Possagno: tornò a piedi dal fronte francese dopo l’armistizio del ‘43

Angelo Moretto
Angelo Moretto

Si è spento ieri, domenica 26 febbraio, a cent’anni compiuti, l’alpino Angelo Moretto: aveva raggiunto il secolo di vita il 12 luglio del 2022, festeggiando nella Casa delle Associazioni di Possagno con il sindaco Valerio Favero e il presidente nazionale Sebastiano Favero. In quell’occasione, i nipoti avevano raccontato la sua storia che ben descrive l’orgoglio che Angelo nutriva nel portare il cappello alpino.

La storia di Angelo Moretto

Il signor Moretto schivò per poco la partecipazione alla tragica campagna in Russia dell’8°Armata Italiana (l’Armir) e fu questa fortuna probabilmente a consentirgli di sopravvivere alla Seconda guerra mondiale: mentre si trovava di stanza nella caserma Salsa, a Belluno, gli venne detto che sarebbe stato inviato sul fronte francese.

 “Qui mio nonno fu mandato a scavare trincee e poi fu dirottato verso le spiagge, dove si temeva che potessero sbarcare gli angloamericani – aveva spiegato il nipote Marco Pupetti a una nostra corrispondente un anno fa – Quando l’8 settembre 1943 ci fu l’armistizio, nonno Angelo attese ancora una decina di giorni per decidere cosa fare. Il capitano disse che dovevano tornare in Italia, si tolsero la divisa e tre militari originari di Possagno, tra cui nonno Angelo, fecero ritorno a piedi dalla Francia, trovando l’ospitalità di famiglie che gli diedero da mangiare e un posto in cui dormire”.

Il loro lungo viaggio a piedi incontrò a Milano anche una pattuglia di tedeschi, che però invece di catturarli, requisì loro tutto ciò che avevano. Angelo Moretto pensò di essere al sicuro, una volta a Possagno; invece, dovette rimanere nascosto durante le perquisizioni, in quanto traditore del Reich.

La vita civile di Angelo Moretto fu contraddistinta dal lavoro in campagna e al contempo da un incarico alle fornaci: l’impegno costante e l’orgoglio assieme alla moglie Caterina Zanesco gli consentirono di crescere cinque figli, Bruna e Bianca, Claudio, Vittorio e Marilena.

Andò in pensione nel 1982 e rimase vedovo purtroppo molto presto: lo scorso anno Angelo godeva di una memoria ancora lucidissima, ma quest’anno la sua situazione di salute è peggiorata gradualmente.

“La morte di Angelo Moretto lascia un vuoto nella nostra comunità. commenta il sindaco di Possagno Valerio Favero – Mi è rimasta impressa una frase che ci disse il giorno in cui festeggiava i suoi 100 anni “ io sono arrivato fin qui, ora tocca a voi” un’esortazione a seguire il suo esempio, affrontando le difficoltà della vita con lo sguardo rivolto al futuro, come ha sempre fatto Angelo. E’ andato avanti un grande uomo e con lui un pezzo di storia del nostro Paese, da parte mia e di tutta l’amministrazione Comunale le più sentite condoglianze alla famiglia”.

Il suo funerale avrà luogo martedì 28 febbraio alle ore 15.30 nel Tempio Canoviano di Possagno.

(Foto: Marco Pupetti).
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