Possagno, alla Gypsotheca una mostra dedicata a Paolina Borghese: farà da apripista agli anniversari canoviani

Dal 19 marzo al 30 maggio 2021 al Museo Gypsotheca Antonio Canova di Possagno avrà luogo la mostra dedicata all’opera Paolina Borghese, la prima mostra dopo le difficoltà legate alla pandemia. Questa iniziativa farà da apripista alle celebrazioni per gli anniversari canoviani del 2022, anno del bicentenario della morte del grande artista.

“La Mostra è stata pensata poco tempo dopo il danneggiamento subìto dal capolavoro canoviano, occorso lo scorso luglio” dichiara Moira Mascotto, direttrice del museo e curatrice della mostra.

Il titolo “Paolina, storia di un capolavoro”, lascia intendere che questa iniziativa si concentrerà sul percorso svolto dallo scultore nel compimento del capolavoro, sulle scelte compositive, sui lavori preparatori.

Ciò sarà compiuto affiancando all’opera altri lavori dell’artista, che testimoniano il suo stile, la sua ricerca stilistica, il suo studio del corpo femminile: le tempere Danzatrici e Ninfe con amorini e Muse, i lavori plastici come la Ebe e le tre Danzatrici, le Teste Ideali e alcuni busti femminili della famiglia Bonaparte, i dipinti a olio “Venere con Fauno” e “Venere con specchio”.

Oltre a voler celebrare l’opera e la conclusione dei lavori di restauro, – precisa Mascotto – l’intento è di far riflettere sulla necessità di salvaguardare l’intero patrimonio artistico, memoria storica di ogni civiltà”.

Il tema del restauro è infatti l’altro fil rouge della mostra, declinato in particolare nel suo rapporto con la distruzione.

Ci sarà dunque una sezione dedicata ai danni subiti dalla collezione museale durante la prima guerra mondiale, in cui saranno esposti altri gessi compromessi in quella circostanza e la documentazione fotografica condotta in quegli anni da Stefano e Siro Serafin.

“L’idea che deve prevalere è quella che in Canova domina e che è perfezione, ordine e armonia: l’opposto del frammento”, sostiene Vittorio Sgarbi.

Questa tematica ha anche dei risvolti attuali, verrà quindi fatto riferimento ai recenti eventi di cronaca, su cui il Presidente della Fondazione Canoviana Sgarbi si pronuncia così: “La chiusura delle stanze della Gypsotheca ha generato una malinconia tale da far rimpiangere i giorni d’estate in cui un goffo turista austriaco ruppe le dita di Paolina, scambiando la scultura per un divanetto: noi e tutto il mondo vedemmo quello spettacolo ridicolo nella registrazione delle telecamere. Un atto riprovevole ma non fatale, perché nella storia del gesso di Paolina vi sono numerosi interventi di restauro”. Il restauro sarà anche al centro di apposite giornate di lavoro organizzate nell’alveo della mostra.

Vi sarà un’ulteriore sezione che affronterà le vicende storiche del gesso canoviano, attraverso l’esposizione di preziosi documenti d’archivio e i primi cataloghi della Gypsotheca. Un nuovo catalogo ad hoc integrerà la visita, con diversi saggi sull’opera e sull’affascinante figura di Paolina Borghese. Le tematiche affrontate in questo catalogo saranno inoltre approfondite con degli incontri in streaming che si svolgeranno durante tutto il periodo della mostra.

La mostra sarà possibile grazie ai prestatori (Musei Biblioteca Archivio di Bassano del Grappa, Famiglia Papafava Antonini dei Carraresi e Anna Rebesco), ai restauratori (Giordano Passarella Restauri di Padova e Edda Zonta Restauri di Borso del Grappa, Adarte di Stefania Moretto di Mussolente) e al contributo di Alessia Vardanega.

“Possagno – afferma il sindaco Valerio Favero – è legata in modo viscerale a Canova e alle sue opere, per questo tutto ciò che le riguarda tocca nel profondo la sensibilità ed il senso di appartenenza della nostra comunità”.

(Fonte: Redazione Qdpnews.it).
(Foto: Museo Gypsotheca Antonio Canova).
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