Possagno, furto nel container del rifugio Monte Palon e intanto le passeggiate si riducono drasticamente causa Covid

Ai problemi legati al Covid19, che hanno condizionato pesantemente l’apparato organizzativo e soprattutto una maggior presenza alle visite del “Percorso della Memoria” sul Monte Palon, si aggiunge la sgradita sorpresa dei giorni scorsi.

Un furto ad alta quota del materiale da lavoro che si trovava all’interno del container nei pressi del rifugio. Attrezzi che servivano per la manutenzione delle trincee e del percorso: dai badili ai picconi, alle carriole.

Del furto si è accorto il noto recuperante Marino Finato, tra gli artefici principali nel recupero delle trincee, appostamenti e baraccamenti risalenti al primo conflitto mondiale.

Gli autori del furto hanno scardinato la porta d’ingresso del container collegando una cinghia, poi lasciata sul posto, a un mezzo pesante. Un episodio da condannare non soltanto sotto l’aspetto del valore materiale del furto, ma soprattutto per i volontari che si impegnano per mantenere vivo il ricordo di quei soldati che in quelle montagne hanno combattuto e perso la vita per la Patria.

C’è da rimanere basiti di fronte a quanto è successo, non ci sono parole che possono spiegare questi episodi che colpiscono il settore del volontariato che si impegna per la comunità” afferma Leonardo Favero, una delle guide e organizzatore di questi eventi che mantengono viva la memoria di quelle storiche vicende.

Al di là di questo episodio, l’ultimo appuntamento in programma domenica prossima, 25 ottobre, subirà un deciso ridimensionamento, a fronte dell’incremento dei casi di pandemia, per quanto concerne il numero di partecipanti alle visite guidate sul Monte Palon, sopra Possagno. Un’unica partenza alle ore 10 con i 15 partecipanti, suddivisi in tre gruppi con altrettante guide al seguito.

Iniziative, promosse dal Gruppo Alpini di Possagno, che hanno portato alla luce, attraverso un grande lavoro di restauro, oltre mille metri di trincee e trecento gallerie, oltre alla sistemazione di baracche e appostamenti attivati nel periodo della Grande Guerra, che ha interessato tutto il massiccio del Grappa.

(Fonte: Giovanni Negro © Qdpnews.it).
(Foto: Per concessione di Marino Finato).
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