Una targa per ricordare i “Giusti tra le nazioni” di Possagno e chi aiutò le famiglie ebree durante la persecuzione. Favero: “Importante ricordare, per aprirci a chi non ha scelta”

In uno dei periodi più bui del Novecento, tra il 1943 e il 1945, a Possagno molti cittadini hanno avuto il coraggio di tenere accesa una luce: durante la persecuzione nazifastista Alessandro Bastianon, Fausto Cunial, Domenica De Biasio, Elvira Furlan e Ferdinando Augusto Isotton hanno portato in salvo 31 persone, della famiglia Garti.

Atti di valore, questi, che il piccolo paese della Valcavasia non ha dimenticato, così come non ha fatto la grande città di Gerusalemme, che ospita nel Giardino dei Giusti cinque pianticelle d’olivo a loro dedicate.

A Possagno la cerimonia per ricordare questi gesti si è svolta ieri, il 6 marzo, giornata europea dei “Giusti tra le nazioni”: l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Valerio Favero ha ritenuto doveroso ricordare con una targa questi cinque concittadini, a rappresentare l’umanità e il coraggio che anche molti altri cittadini hanno dimostrato in quel periodo.

Li hanno fatti nascondere nei boschi, nei pozzi, nelle soffitte e nelle cantine, hanno falsificato per loro documenti, dato loro da mangiare in segreto. Il rischio, di quei tempi, era totale.

Dopo la messa e una sfilata dal Tempio alla piazzetta Pio X, la targa è stata svelata al pubblico e il professor Giancarlo Cunial ha narrato le storie di chi ha considerato una priorità salvare la vita degli altri, invece che starsene al sicuro ad aspettare che tutto finisse.

Tra le storie, ben descritte dal professor Cunial (che anticipa alcune storie sul suo blog personale su Facebook) c’è quella di Primo Zan e la moglie Giustina Rossi, che diedero ospitalità alla famiglia Schwabenitz fino al 1941, quella di Andrea Basso che accolse le famiglie Majer e Tajtacakovic, Antonio Vardanega e sua moglie Maria Dal Broi de Bariés che diedero riparo alle famiglie Gredinger e Rakover, dei Paetòt che distribuivano segretamente le provviste, di Alfeo Vardanego che riciclava i bollini annonari per renderli ancora validi. E ancora, di Padre Giovanni Battista Piasentini dei Cavanis che contribuì a mettere in piedi una rete di famiglie tra Possagno e Castelcucco.

Qualche giorno dopo, il professor Cunial aggiunge la testimonianza di una delle signore più anziane del paese (classe 1922) che aggiunge: “Volevo dirti che a Possagno anche la Pina Susanel (Giuseppina Manera) nascose nella soffitta della sua piccola casadi Masiere tre ebrei italiani. I due rimasti dalla Pina furono miracolati perché il giorno del rastrellamento (20-29 settembre 1943) in cui i tedeschi passarono per Masiere in cerca di ebrei e di partigiani, passarono tutte le case e (non si è mai capito perché) saltarono proprio la casa della Pina”.

A collegare presente e attualità nel suo discorso è il sindaco Valerio Favero: “Ringrazio le famiglie dei nostri Giusti. Questa cerimonia doveva essere fatta nel 2020, poi abbiamo dovuto posticiparla. Speravamo che fosse il momento di tornare a un momento di libertà. Invece no: oggi ci troviamo con il cuore pesante per ciò che accade in Europa. Le immagini della guerra ci ricordano quanto sia ancora più importante ricordare ora il coraggio di queste persone durante la persecuzione nazista. Centinaia di migliaia di rifugiati stanno lasciando il loro Paese dopo una guerra contro cui non possono fare nulla. Ce ne sono già anche a Possagno. Dobbiamo essere forti e presenti. Per loro”.

“La targa posta a ricordo, vuole mantenere viva la memoria di queste persone che con il loro coraggio e senso del bene hanno messo a rischio la loro vita e quella dei propri cari per quella del prossimo – racconta la vicesindaco Maura Baron, – È stata una cerimonia molto partecipata e sentita grazie anche alla disponibilità dei Padri Cavanis e all’Istituto Cavanis, ai familiari di Fausto Cunial, familiari Alessandro Bastianon e ai familiari della famiglia Isotton, a tutte le associazioni, tutti assieme hanno contribuito a rendere molto significativa la cerimonia”.

(Foto: Per concessione di un lettore).
#Qdpnews.it

Total
0
Shares
Articoli correlati