Valerio Favero si ricandida sindaco a Possagno: “Vogliamo continuare a rilanciare il paese”

Valerio Favero, già sindaco di Possagno, ha deciso di ricandidarsi, probabilmente con tutta la squadra: quarantatreenne, padre di due figli, assicuratore, privo di tessera di partito, ambirà al secondo mandato con l’intenzione di concludere le opere iniziate in paese e continuare a portare avanti le proposte della sua lista “Possagno Cambia”. 

Tra queste il progetto di valorizzazione del viale Canova, quindi dell’accesso al paese, l’ex-collegio Cavanis, le riasfaltature e l’ottimizzazione dell’illuminazione pubblica nei vari colmelli del paese, oltre ad altre opere che mirano alla rivalutazione di edifici già esistenti.

Se tra le priorità, secondo la giunta Favero, c’è il fatto di creare servizi utili a ripopolare il paese, il primo cittadino ha affermato che la sinergia con gli altri Comuni limitrofi ha giocato un ruolo importante. 

Intervistiamo il sindaco Favero nel suo ufficio al primo piano del nuovo municipio di Possagno, da lui inaugurato un anno fa con lo spostamento degli uffici comunali nell’edificio dell’ex-latteria e l’ampliamento a est di Piazza Canova.

“L’esperienza di questo mandato ha avuto un valore importante per me – spiega, – Sono stato per dieci anni consigliere comunale, ma sicuramente fare il sindaco ha un peso diverso sulla persona. Quelli trascorsi sono stati cinque anni impegnativi, specialmente la pandemia è stata un lavoro enorme: la difficoltà maggiore è stata forse gestire i Dpcm, che arrivavano diversi ogni settimana. I cittadini avevano bisogno di risposte e bisognava dargliene, si stava fino a notte fonda a studiare i capitolati. La cittadinanza però si è comportata in maniera esemplare e di questo la ringrazio”.

“Alle elezioni del 2017 la priorità della nostra lista era cambiare passo e rilanciare il nostro paese: farlo percepire come una località turistica, ma anche come un posto dove venire a vivere. Abbiamo predisposto degli incentivi a fondo perduto per la prima casa e cercato di ravvivare le attività del paese. Certo, il covid non ci ha aiutato, ma abbiamo avuto almeno due cantieri aperti alla volta, con picchi di sei o sette, abbiamo riportato il mercato – anche se deve ancora essere percepito come l’opportunità che rappresenta – e so per certo che apriranno delle nuove attività. C’è fermento in paese e questo è un buon segnale”.

Con Cavaso la sinergia è totale: in Comuni così piccoli quando manca una persona all’ufficio comunale, manca anche il servizio; con gli uffici associati invece si riesce ad aumentare il servizio e a migliorarlo. Per quanto riguarda il progetto di fusione, invece, come idea mi piace, è molto ambizioso ma a volte bisogna esserlo: sono il primo a voler vedere lo studio di fattibilità per comprenderne i benefici concreti. E alla fine, ricordo, che saranno i cittadini a decidere. Non il sindaco”.

Le elezioni, fissate per il 12 giugno, cadono anche sulle celebrazioni del bicentenario dalla morte di Antonio Canova, eventi che porteranno a Possagno visibilità e opportunità economiche. Sul nome di eventuali altri candidati ancora non ci sono ufficialità, ma pare che almeno un’altra lista uscirà a breve allo scoperto. 

(Foto: archivio Qdpnews.it – Valerio Favero).
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