Le immagini di un Vittorio Sgarbi iracondo, minaccioso e volgare trasmesse su Rai3 sono arrivate anche ai possagnesi, eredi legittimi del genio del Canova. E per quanto il sottosegretario alla Cultura si sia già reso celebre per le sue scenate alla televisione, il recente episodio ha messo nettamente in imbarazzo anche il mondo della storia dell’arte, quello che Sgarbi, nei momenti di lucidità, è stato effettivamente degno di rappresentare, grazie alla sua profonda conoscenza e capacità analitica.
Ma per Possagno e per la Fondazione Canova, di cui Sgarbi era il presidente, era già da tempo ora di cambiare e oggi, anche alla luce di quanto accaduto, il sindaco Valerio Favero conferma la decisione di rinnovare il consiglio d’amministrazione di Fondazione Canova. Una decisione che a dire il vero era già stata presa dalla giunta comunale lo scorso autunno, terminato il programma del Bicentenario del Canova. A dicembre, questa volontà era stata comunicata anche al presidente Sgarbi.
Il sindaco Valerio Favero ha spiegato: “Io mi dissocio completamente dalle azioni che abbiamo visto, che si allontanano completamente da ciò in cui credo. Occorre però precisare che la scelta di rinnovare il consiglio d’amministrazione della Fondazione deriva da altri fattori. Volevamo cercare di dare una visione nuova e per questo abbiamo iniziato a valutare nuove figure”.
C’è un valore oggettivo da considerare, quello legato alla valorizzazione concreta delle opere di Fondazione Canova: per quanto – al vivo delle polemiche – le condizioni sembrino oggi inaccettabili, le visite registrate durante il periodo della presidenza di Sgarbi sarebbero aumentate esponenzialmente. Durante il bicentenario, per esempio, sarebbero passate da 45mila a 75mila.
“Questo perché nel Cda non c’è solo Sgarbi: – aggiunge Favero, – durante il centenario è stato fatto un enorme lavoro. I risultati si sono visti e si vedono ancora”.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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