Durante il weekend del 7 e 8 ottobre il nostro territorio entrerà sotto i riflettori del mondo: in quelle due giornate, dopo la cerimonia di apertura e gli allenamenti previsti tra giovedì 5 e venerdì 6 ottobre, si terrà il Campionato del mondo di gravel 2023.
Il gravel è una disciplina sportiva sorta pochi anni fa negli States: i ciclisti coinvolti devono percorrere strade secondarie, sterrate o sentieri ghiaiosi, motivo per cui hanno la necessità di usufruire di speciali biciclette.
Una disciplina che, nonostante la sua recente introduzione, all’interno del panorama sportivo ha acquisito velocemente un certo successo e riscontro.
Dall’anno scorso, poi, l’Uci (Unione ciclistica internazionale) ha regolarizzato il gravel in senso agonistico. Di conseguenza, quello alle porte, è “il secondo mondiale della storia”.
Un appuntamento non alla portata di tutti, ma aperto solamente alle squadre nazionali dei Paesi in gara.
La manifestazione è stata presentata negli spazi del resort e ristorante Ca’ del Poggio di San Pietro di Feletto, destinato a diventare una delle tappe dei mondiali con la salita del suo Muro.
Presenti alla conferenza stampa i sindaci e gli assessori del territorio, rappresentanti della Federazione ciclistica italiana e gli sponsor, oltre all’onorevole e sindaco di Tarzo Gianangelo Bof, l’assessore regionale al Turismo Federico Caner, Giuliano Vantaggio e Vincenzo Sacchet, rispettivamente site manager e vicepresidente dell’associazione Unesco, il consigliere regionale Alberto Villanova, il presidente del consiglio regionale Roberto Ciambetti, Remo Mosole, imprenditore, sostenitore del mondo del ciclismo e autore del recupero del territorio de Le Bandie (Spresiano), tutto lo staff organizzativo del Campionato.
“Organizzare eventi non è facile – le parole dell’onorevole Bof – Grazie per aver portato nel nostro territorio un evento del genere. Non è semplice fare queste azioni e bisogna fare squadra: organizzare eventi richiede impegno. Per questo chiediamo comprensione ai cittadini per i cambi necessari alla viabilità”.
“Sicuramente è un evento che porterà molti spettatori – ha affermato invece Ciambetti – Il ciclismo è una disciplina sportiva che meglio descrive il territorio e serve a promuoverlo”.
“Ringrazio Giorgio Dal Bò e Massimo Panighel per l’organizzazione – è la premessa fatta dall’assessore Caner – Questo è un appuntamento che ha visto la collaborazione e un contributo da parte della Regione Veneto, che dà la possibilità di far conoscere il territorio: potremo così diventare la capitale del ciclismo europeo”.
“Negli ultimi anni abbiamo visto un incremento del turismo nel territorio – ha proseguito – Chi fa gravel, lo fa con le famiglie che vanno nel territorio. Tutto ciò è un investimento, perché il ciclismo e lo sport sono un settore che funziona anche a livello turistico”.
Le caratteristiche di questo Campionato del mondo
Il Campionato alle porte partirà da Spresiano e avrà come tappa conclusiva Comune di Pieve di Soligo, per un totale di 610 iscritti, di cui 30 ciclisti italiani.
Tra i partecipanti anche il 25enne Matteo Zurlo, neo campione italiano di gravel.
Due i percorsi previsti: quello riservato alle donne, pari a 140 chilometri per 1.660 metri di dislivello, e quello per gli uomini, pari a 169 chilometri per 1.890 metri di dislivello.
Entrambi gli itinerari toccheranno vari tasselli del nostro territorio, solo per citarne alcuni: Spresiano e il suo centro sportivo Le Bandie, San Michele di Piave (Cimadolmo), Santa Lucia di Piave, Collalto a Susegana, San Pietro di Feletto e il Muro di Ca’ del Poggio, Formeniga (Vittorio Veneto), Corbanese e Nogarolo (Tarzo), Revine Lago e i suoi laghi, Arfanta (Tarzo), Refrontolo e il suo Molinetto della Croda, Collagù (Farra di Soligo), Follina, Combai e Miane, Col San Martino (Farra di Soligo), Vidor, Isola dei Morti, Sernaglia della Battaglia e infine Pieve di Soligo.
Tutto per un totale di 26 Comuni con percorsi “a tre anelli”, creati allo scopo di “dare allo spettatore l’occasione di vivere l’evento”, “senza dover aspettare sei ore per l’arrivo dei ciclisti”, mentre circa 300 persone saranno coinvolte per dare supporto ai vari incroci: “Cerchiamo di tenere le strade chiuse il giusto”, come emerso in conferenza stampa.
“Grazie a tutta questa macchina organizzativa, che sta dando prova di chi è il Veneto – il commento di Stefano Soldan, primo cittadino di Pieve di Soligo – Per noi è un orgoglio, perché abbiamo l’opportunità di far vedere il nostro territorio e le nostre bellezze. Tra l’altro, si tratta di un evento inserito nella nostra manifestazione dello ‘Spiedo gigante'”.
“Il ciclismo crea un indotto e consente di vedere il turismo secondo altre prospettive – le parole di Massimo Panighel, presidente di Pedali di Marca e uno dei nomi di punta del comitato organizzativo del Campionato – Abbiamo firmato il contratto lo scorso 12 settembre e si tratta di un Mondiale organizzato in 28 giorni“.
“Abbiamo mappato 80 percorsi nel Veneto e colto l’opportunità di organizzare questo Mondiale – ha proseguito – Perdere un Campionato del mondo poteva avere una ripercussione sulla Federazione ciclistica italiana. Abbiamo superato il numero di ciclisti dell’anno scorso e puntiamo per il prossimo anno a mille iscritti”.
“Il Campionato prevede 22 categorie: il sabato correranno le donne, mentre la domenica sarà riservata agli uomini e alle categorie giovanili”, ha aggiunto.
“Siamo partiti lo scorso anno con questo Campionato e dietro c’è un gruppo di lavoro che ha mostrato tutto il suo impegno – ha osservato Giorgio Dal Bò, presidente del comitato provinciale di Federciclismo di Treviso e altro nome di punta per l’organizzazione del Campionato – I lavori sono iniziati il 10 agosto, con la società e con il comitato provinciale. Voglio ringraziare Fabrizio Cazzola per tutto questo”.
“Il nostro territorio è amante della bicicletta – ha commentato – e il mondiale sarà su un percorso magnifico. Sarà un’avventura. Ho la speranza che il ciclismo veda un incremento come strumento di mobilità”.
Da parte sua Giancarlo Masini, della Federazione ciclistica italiana, ha espresso l’interesse affinché ci sia un impegno nel portare il paraciclismo anche verso il gravel.
“L’ho provato ed è un percorso impegnativo – ha confessato il commissario tecnico Daniele Pontoni – Chi conquista questa maglia, se la sarà davvero meritata. Già all’inizio del percorso si vedrà una selezione importante, poi ci saranno delle salite impegnative”.
L’iniziativa è stata possibile anche grazie al supporto di diversi sponsor. “Ringrazio tutti coloro che lavorano e lavoreranno, affinché il progetto vada a buon fine – ha affermato in conferenza stampa Flavio Salvador, vicepresidente di Banca Prealpi SanBiagio – Qui abbiamo anime individuali fuse in un matrimonio, per dare supporto a queste manifestazioni”.
“Sono onorato di far parte di questo progetto, – ha dichiarato Alessandro Basso di Basso Bike – perchè è un gran evento: godiamocelo! I fari saranno puntati su tutto il territorio”.
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