Le Colline del Prosecco non hanno deluso le aspettative, regalando alla terza tappa del Giro del Veneto Juniores 2023, la Abano Terme-San Vendemiano di 135,6 km, un finale incerto e scoppiettante. A fare festa alla fine è stato Tommaso Cafueri (Team Tiepolo Udine), alla prima vittoria su strada dopo un passato da biker e un presente anche da interessante ciclocrossista.
Il ragazzo di Pordenone ha regolato in volata un gruppo di 6 corridori che si era avvantaggiato sul primo GPM, quello di Santa Maria di Feletto, a poco meno di 35 km dall’arrivo, anticipando l’ucraino Andrii Pidhainyi (Ukrain Cycling Academy), nonché possessore della Maglia Beige di miglior scalatore, e Pietro Dapporto (Nuova Italia Borgo Panigale). Al 4° posto si è piazzato Alberto Antonino Cavallaro (Work Service), che partiva da terzo in classifica generale e, grazie ai 25″ guadagnati sul grosso del gruppo, ha scalzato il compagno di squadra Edoardo Cipollini dalla testa della classifica generale.
La gara è volata via a 46 km/h di media (mica male per essere junior, eh?), complice una prima parte totalmente pianeggiante in cui nessuno è riuscito ad avere il via libera del gruppo. Solo dopo più di 100 km di tappa, una volta entrati nel territorio Patrimonio dell’UNESCO delle Colline del Prosecco, il gruppo ha cominciato a perdere pezzi.
Sul primo GPM posto a Santa Maria di Feletto sono partiti in avanscoperta 9 corridori: Andrii Pidhainyi (Ukraine Cycling Academy), Giuseppe Smecca (Aspiratori Otelli-Carin-Baiocchi), Pietro Dapporto (Italia Nuova Borgo Panigale), Angelo Monister (Team Giorgi), che è transitato per primo in cima, Tommaso Cafueri, Francesco Vecchiutti (Team Tiepolo Udine), Alberto Cavallaro (Work Service), Alan Flocco (Gottardo Giochi Caneva) e Luca Fraticelli (Sidermec Vitali).
I battistrada hanno immediatamente trovato un buon accordo, scavando un solco di 1’30” sul gruppo principale all’inseguimento, dove la stanchezza faceva da padrona e la squadra del leader Cipollini, la Work Service, era comoda e coperta con Cavallaro davanti. La reazione è arrivata solamente sull’attesissimo Muro di Ca’ del Poggio, che i fuggitivi hanno approcciato con 1’25” di vantaggio.
Sulle dure pendenze del muro, Smecca, Flocco e Fraticelli hanno perso contatto dal drappello in fuga, con Pidainhyi che ha conquistato il prestigioso GPM davanti a Cafueri e Monister, che invece aveva vinto anche il precedente GPM di San Pietro di Feletto ed è stato eletto più combattivo di giornata. I 6 di testa sono così arrivati a giocarsi il successo di San Vendemiano: Monister e Vecchiutti hanno provato ad anticipare lo sprint, senza successo, aprendo di fatto la strada allo sprint magistrale di Cafueri. La rimonta del gruppo, regolato da Riccardo Fabbro (Ind. Forniture Moro-C&G Capital), si è fermata a 25″ dai fuggitivi.
“Ieri non è stata una grande per noi e avevamo tanta voglia di riscattarci – racconta Cafueri raggiante -. Ci siamo inseriti in praticamente tutti i tentativi d’attacco e poi è finalmente partita la fuga giusta. Abbiamo spinto a tutta e mi sono giocato alla perfezione le mie carte. Per me l’emozione è doppia perché è la prima vittoria in assoluto su strada. Speriamo ne arrivino tante altre ovviamente. Un grande grazie va alla squadra che ha creduto in me l’anno scorso e alla mia famiglia, che mi appoggia sempre”.
“Una soddisfazione inaspettata, una delle più belle nella mia giovane carriera – ammette il pisano Cavallaro, nuovo leader della corsa -. Il nostro obiettivo era difendere la maglia e per farlo abbiamo deciso di inserirci anche in eventuali attacchi da lontano. Ho seguito l’attacco sul GPM di Santa Maria di Feletto, in modo da lasciar tranquilla la squadra dietro. Alla fine siamo andati all’arrivo e peccato che a Monister sia saltata la catena proprio di fronte a me, compromettendomi la volata. Domani dovremo continuare a difenderci, la squadra crede in me e il percorso è piuttosto adatto alle mie caratteristiche”.
Ordine d’arrivo tappa 3
Tommaso Cafueri (Team Tiepolo Udine) in 3h02’36”; Andrii Pidhainyi (Ukraine Cycling Academy) s.t; Pietro Dapporto (Italia Nuova Borgo Panigale) s.t.; Alberto Antonino Cavallaro (Work Service) s.t.; Francesco Vecchiutti (Team Tiepolo Udine) s.t.; Angelo Monister (Team Giorgi) +04″; Riccardo Fabbro (Ind. Forniture Moro-C&G Capital) +25″; Mateo Duque Cano (Gottardo Giochi Caneva) s.t.; Mirko Coloberti (Aspiratori Otelli-Carin-Baiocchi) s.t. e Eugen Malshi (Sidermec Vitali) s.t.
Classifica generale
Alberto Antonino Cavallaro (Work Service) in 5h42’30”; Edoardo Cipollini (Work Service) +15″; Andrii Pidhainyi (Ukraine Cycling Academy) +18″; Pietro Dapporto (Italia Nuova Borgo Panigale) +22″; Leonardo Meccia (Work Service) +25″; Renato Favero (Borgo Molino-Vigna Fiorita) +32″; Alessandro Cattani (Bustese Olonia) +33″; David Zanutta (Team Tiepolo Udine) +35″; Ludovico Mellano (Team Giorgi) +36″ e Samuele Privitera (Team Giorgi) +36″.
Le maglie
Maglia Rossa Polo SPA – CLASSIFICA GENERALE – Alberto Antonino Cavallaro (Work Service); Maglia Viola Giordana – CLASSIFICA A PUNTI – Edoardo Cipollini (Work Service); Maglia Beige Cherry Bank – CLASSIFICA GPM – Andrii Pidhainyi (Ukraine Cycling Academy); Maglia Arancio Antenore Energia – CLASSIFICA TRAGUARDI VOLANTI – Thomas Bolognesi (Work Service); Maglia Verde Maglierie FDB – MIGLIOR GIOVANE – Leonardo Meccia (Work Service).
La tappa finale
Il gran finale corrisponde ad un’altra frazione piuttosto complessa, visto che ci sarà pochissimo spazio per respirare. Si tornerà quindi in provincia di Padova, per la Padova-Teolo di 95,6 km, con il punto nevralgico della corsa rappresentato dalla sede di Polo Spa, main sponsor della corsa, dove verrà anche premiato il vincitore del Giro del Veneto Juniores. Dopo il tratto di trasferimento che porterà ai piedi dei Colli Euganei, sono previsti 4 giri di un circuito di 16 km caratterizzati dal breve strappo del Monte Cereo (950 mt al 4,7%), che al secondo passaggio varrà anche come GPM. Gli ultimi 24,4 km di tappa, invece, ripercorreranno nella prima parte il circuito, prima di deviare verso la salita di Costigliola (1,9 km al 6,6%) a 11 km dal traguardo, che sarà per i corridori l’ultima chance di provare a far saltare il banco, prima del gran finale in Polo Spa.
(Foto: Giro del Veneto – Carlo Malvestio).
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