Inaugurato il Giardino multisensoriale del Centro diurno “Don Gnocchi”: “Abbiamo creato un’oasi di pace”

Nella tarda mattinata di oggi, sabato 14 maggio, è stato inaugurato il Giardino multisensoriale del Centro diurno “Don Gnocchi” di San Vendemiano: si è trattato del punto di arrivo di un progetto che aveva subito uno stop momentaneo a causa della pandemia e che risaliva già al 2017.

Un progetto a cui hanno contribuito, oltre al Comune, anche privati e ha visto la collaborazione di docenti e studenti dell’istituto Cerletti di Conegliano (i quali saranno coinvolti nelle attività di manutenzione): tutto ciò ha dato vita a quella che è stata definita una vera e propria “oasi di pace” per gli ospiti della struttura.

Il giardino si compone di una passerella in pietra studiata per le carrozzine, una pergola e un gazebo per i momenti di relax, una fontana d’acqua e degli angoli per la piantumazione di piccole piantine, con dei punti musicali: un mix di elementi, in sostanza, in grado di stimolare tutti i cinque sensi degli ospiti del Centro diurno, come ha spiegato la dottoressa Renata Da Re, presidente di Anffas Sinistra Piave.

“Tramite i rumori naturali, la musica e i profumi, vogliamo stimolare i cinque sensi, creando un senso di rilassatezza e di riposo – ha affermato la dottoressa Da Re – Quello che inauguriamo oggi è un terreno aperto anche alla comunità, comunità che ha risposto, tra associazioni e privati”.

La cerimonia di stamane è stata anche l’occasione per ricordare Ennio Cisotto, persona molto cara alla struttura, deceduto in questi giorni all’età di 65 anni, come ha raccontato Giuliano Cettolin, referente di Anffas Sinistra Piave e ideatore del progetto.

All’appuntamento di stamane, a fianco del sindaco di San Vendemiano Guido Dussin, del vicesindaco Renzo Zanchetta e di assessori comunali, hanno presenziato anche il primo cittadino di San Fior Giuseppe Maset, il consigliere regionale Sonia Brescacin, il direttore generale dell’azienda sanitaria Ulss2 Francesco Benazzi, oltre a rappresentanti dell’istituto Cerletti e delle associazioni.

Il giardino ora sorge in quella che in precedenza era una zona dismessa e abbandonata (con tutte le difficoltà iniziali per la realizzazione del progetto), mentre una seconda area adiacente è stata acquisita dal Comune di San Vendemiano, secondo quanto riferito dal sindaco Dussin.

“Questi sono i momenti in cui si è fieri di essere sindaci – ha affermato Guido Dussin – Possiamo solo sviluppare ulteriormente queste esperienze e far sì che tutto il territorio comunale possa diventare un giardino come questo”.

Da parte sua, il direttore dell’Ulss2 Benazzi ha definito il giardino come un luogo “che possa essere un Eden fuori dalla realtà”. Al tradizionale taglio del nastro è seguita la consegna della chiave simbolica del giardino alle coordinatrici del progetto.

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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