Italiani al voto tra una settimana, ieri il confronto tra partiti in vista delle elezioni. Appello delle Acli: “Usiamo il nostro voto libero e democratico”

Il Centro Sociale “Francesco Fabbri” di San Vendemiano ha ospitato nel pomeriggio di sabato 17 settembre l’evento “Per chi votare?”, un confronto tra esponenti politici di alcuni partiti che saranno protagonisti delle elezioni politiche del prossimo 25 settembre. L’incontro è stato organizzato da Acli Treviso: all’inizio del dibattito il presidente regionale Andrea Citron ha portato i saluti di tutte le Acli del Veneto.

La regola che si erano dati gli organizzatori era quella di invitare i capilista presenti nelle liste elettorali plurinominali della Camera afferenti alla circoscrizione “Veneto 1” ma, a causa di alcuni impegni, qualche partito non ha potuto mandare un suo rappresentante.

“Il prossimo 25 settembre siamo chiamati alle urne per scegliere i nostri rappresentanti all’interno della Camera e del Senato – commentano gli organizzatori – Dati i tempi ristretti con cui sono state indette le elezioni e il caos in cui si sta svolgendo una campagna elettorale poco concentrata sui programmi e sulle idee, per molti di noi risulta difficile effettuare una scelta precisa”.

“Proprio per fare chiarezza all’interno del groviglio di partiti e candidati – continuano -, e dipanare i dubbi, abbiamo voluto organizzare questo incontro dove i vari esponenti politici hanno presentato i propri programmi elettorali, declinandoli secondo alcune tematiche comuni. L’evento aveva come scopo quello di fornire un servizio di informazione ‘super partes’ per aiutare i cittadini, in particolare quelli più giovani, a intraprendere una scelta di voto solida e consapevole”.

Hanno partecipato all’incontro Marina Marchetto Aliprandi di Fratelli d’Italia, Debora Varaschin di Forza Italia, Rachele Scarpa (sostituita nel corso del confronto da Maria Teresa Cassol) del Partito Democratico, Massimiliano Zane di +Europa, Luana Zanella di Verdi e Sinistra Italiana, Monica Coin di Unione Popolare, Nicoletta Ciriello di Italexit e Luigino Rancan di Alternativa per l’Italia – No Green Pass.

Oltre ai principali punti del programma elettorale, gli esponenti politici intervenuti hanno dovuto illustrare la strategia dei loro partiti rispetto al caro bollette, alla politica energetica, all’immigrazione, all’ambiente e al rapporto con l’Europa senza dimenticare il futuro dei giovani e la sicurezza. L’appello lanciato dalle Acli è stato quello di andare a votare per costruire “L’Italia che vogliamo essere”.

Questo è il Paese che immagino le Acli: “Un Paese che non discrimina e non accetta disparità. Un Paese dove il colpevole è chi genera miseria e non i poveri. Un Paese con soli contratti di lavoro veri, solidi, nel quale si operi in sicurezza. Un Paese dove servizi, welfare, sanità e mobilità siano garantiti e dignitosi per ogni persona e famiglia. Un Paese che accolga chi fugge, che dia cittadinanza a chi nasce o risiede, che sostenga le nostre comunità all’estero. Un Paese che investa sui giovani, sull’educazione, sull’istruzione e sulla formazione”.

“Un Paese che non sfrutti e non speculi – continuano -, non evada e dica no alle mafie. Un Paese dove contino la conoscenza, la buona volontà e non le conoscenze. Un Paese dove la ricchezza sia guadagnata, non sia solo rendita e non dia privilegi e potere. Un Paese con un fisco equo, perché tutti versino in base alle proprie capacità. Un Paese dove fare associazione e fare impresa siano un percorso agevolato, non ad ostacoli. Un Paese con un sistema elettorale non assurdo e dove sia garantito che i partiti operino secondo un metodo democratico”.

“Un Paese che crei futuro prendendosi cura di ogni persona – concludono -, delle comunità e del proprio patrimonio culturale e ambientale, non consumando natura, umanità e civiltà. Un Paese che non tema qualche sacrificio per contrastare la crisi climatica e i conflitti armati. Un Paese ponte di pace, non fabbrica d’armi per guerre e dittature. Un Paese che esiste già negli sforzi e nei desideri di tanti. Usiamo, con consapevolezza, il nostro voto libero e democratico, pagato con il sangue”.

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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