Ancora proteste da parte dei genitori contro le chiusure delle scuole: nella mattinata di ieri, martedì 16 marzo, un presidio spontaneo di genitori si è dato appuntamento di fronte al municipio di San Vendemiano, Comune di residenza del governatore Luca Zaia.
Già nella giornata di lunedì 15 marzo, era accaduta la stessa cosa alle scuole elementari e medie a Vidor (vedi articolo) e alla primaria “Guglielmo Marconi” di Conegliano (vedi articolo).
“La cultura è più sana della paura. Scuole aperte!”, “La vita è relazione. La scuola è relazione” sono stati alcuni dei messaggi che i genitori hanno mostrato e pare che ci sia l’intenzione da parte di alcuni di riunirsi nuovamente ogni mattina, dalle 8 alle 8.20.
Il motivo di questo presidio è immaginabile: la preoccupazione per i propri figli, costretti alla didattica a distanza, lontano da amici, compagni di scuola e insegnanti.
“Le scuole sono ambienti in cui vengono rispettate tutte le norme prescritte”, ha osservato uno dei genitori, Fabio Padovan, imprenditore noto per il proprio impegno nel comitato “Colli Puri Collalbrigo respira”, aggiungendo come il vero problema sia siato, a suo dire, l’organizzazione dei trasporti pubblici “lasciati all’improvvisazione”.
“Le condizioni psicologiche degli studenti stanno preoccupando i genitori – ha proseguito – che li vedono spegnersi giorno dopo giorno, isolati in casa davanti a un tristissimo monitor”.
“I giovani stanno pagando sulla loro pelle gli errori di chi doveva per tempo provvedere, invece di sperperare i nostri soldi dietro ai banchi con le rotelle – ha aggiunto – I genitori sono esausti e chiedono con forza che si torni alla scuola normale, l’unica vera forza sociale in grado di accompagnare i nostri figli verso gli impegnativi traguardi della vita“.
“I ragazzi hanno il bisogno irrinunciabile di stare insieme”, ha concluso.
(Foto: Fabio Padovan).
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