A Santa Lucia di Piave la fiera dell’elettronica e radioamatori non registra cali e continua a stupire

Gli spazi della nuova filanda di Santa Lucia di Piave anche quest’anno hanno accolto la fiera dell’elettronica e del radioamatore, un evento che come ogni anno attira sempre più visitatori, esperti del settore o semplici curiosi, in cerca di novità.

Da sempre la qualità e l’alta selezione degli espositori hanno creato aspettative che hanno soddisfatto i visitatori provenienti da tutta Italia: l’1 e il 2 febbraio sono stati due giorni dedicati agli affari ma anche alla videosorveglianza, telefonia, smartwatch, accessori per pc, Arduino, Raspberry, illuminazione, toner, cartucce, computer, accessori per telefonia, kit illuminazione per auto, manuali tecnici, componentistica, kit per cancelli e molto, molto altro.

Quest’anno sono stati oltre 4mila gli interessati del settore e come ad ogni edizione, l’angolo radioamatore è stato il fulcro della manifestazione, insieme ai vari laboratori. “Radioamatori si nasce, – spiega un esperto e storico espositore – l’avvento di internet ci ha spiazzati, ma i veri appassionati sono rimasti attaccati alla radio”. 

Nonostante internet abbia facilitato le comunicazioni, la radio è rimasta un punto saldo nella vita dei molti che trovano nella fiera dell’elettronica una possibilità per far conoscere un settore che ha fatto la storia della comunicazione.

Si tratta degli stessi appassionati che tuttora costruiscono e vendono i vecchi interruttori che trasmettono linee e punti, un sistema decifrabile ormai da pochi, ma non per questo meno attivo delle normali vie di comunicazione moderne.

Ci sono cose che vengono dimenticate o gettate, fanno sapere dagli stand, che sono ancora valide con il tocco di una mano guidata dalla passione per l’elettronica: è il caso di vecchi strumenti che alla fiera di Santa Lucia possono vivere una seconda vita.

Se il mondo dei radioamatori può vantare una storia degna di nota, quello dei droni è a sè, e tutto ancora da scoprire: per poterli usare non bastano la passione e una buona manualità ma è necessario applicarsi ottenendo brevetti e certificazioni. I diversi tipi di corsi da frequentare permettono poi di avvicinarsi a un uso professionale o meno, anche a seconda del peso e del tipo di drone utilizzato.

La fiera di Santa Lucia dà quindi spazio a una categoria di interessi di nicchia ma molto attiva, fornendo ai visitatori servizi che variano di anno in anno ma che si contraddistinguono per l’opportunità di imparare sempre qualcosa di nuovo.

(Fonte: Alice Zaccaron © Qdpnews.it).
(Foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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