Uno stormo di oche francesi governate da cani da pastore, ma anche oltre 400 figuranti in abiti medievali, e ancora cavalli e cavalieri, arcieri, soldati e ovviamente i mercanti.
Alle 14, con il corteo che ha sfilato tra le vie del paese, si è aperta ufficialmente l’Antica Fiera, che fin dall’epoca dei Conti Collato era dedicata a Santa Lucia, in cui fino a domani i visitatori potranno godere dell’atmosfera tipica di una fiera franca medievale.
I banchi degli ambulanti colmi di mercanzie, botteghe artigiane in piena attività e i contadini che espongono i prodotti della terra. Tutto intorno, dalla mattina al calar della sera, una moltitudine di musici e giullari, mangiafuoco e falconieri e nobili coppie.
Immancabili i cambiamonete in quanto all’interno della “Campagnata”, sede della rievocazione storica, i vari prodotti possono essere acquistati solamente usando i soldi dell’epoca. Al calare della notte gli spettacoli di fuoco e le sfide tra cavalieri per contendersi il primato.
“Santa Lucia di Piave ha una particolarità molto singolare, forse unica – commenta il sindaco Fiorenzo Fantinel –: oltre alla fiera che celebriamo come amministrazione comunale c’è anche la fase che fa da preludio con la rievocazione storica”.
I due giorni dedicati al periodo medievale richiedono un lavoro costante durante tutto l’anno da parte del comitato Antica Fiera presieduto da Aurelio Ceccon, che permettono di “custodire gelosamente pezzi della nostra storia – aggiunge il primo cittadino – che vanno dal basso medioevo fino ai giorni nostri. Grazie al comitato siamo il primo gruppo di rievocatori nel Veneto e tra i primi dieci in Italia”.
La particolarità di questa rievocazione storica è che ogni anno cresce nel numero e nella qualità dei figuranti, come dimostrato dalla prima volta in Italia di uno stormo di oche provenienti dalla Francia che ha partecipato alla sfilata: “Cerchiamo di coinvolgere sempre più persone – conclude Fantinel –: alla base di questo grande circuito c’è la disponibilità di 40 associazioni, che ringrazio”.
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