Furti senza tregua a Santa Lucia di Piave. Szumski ai cittadini: “Segnalatemi movimenti sospetti di persone e auto”

Ancora furti durante il fine settimana nella comunità di Santa Lucia, che recentemente ha già vissuto numerosi episodi spiacevoli.

L’ultimo, ennesimo, caso di intrusione, ha avuto luogo in via Asiago, dove i ladri hanno messo completamente a soqquadro un’abitazione in cerca di preziosi o denaro (vedi foto).

I malviventi risultano essere sempre più sfrontati, come ha riportato sui social un’altra residente: “A me venerdì alle 19.45 hanno provato ad entrare dalla zona notte mentre ero in cucina… ho acceso le luci dopo aver sentito dei rumori e sono scappati“.

Anche in via Mareno, sempre nel weekend, il tentativo di furto è stato sventato dalla presenza dei proprietari di casa all’interno dell’abitazione.

Fortunatamente alcuni colpi non sono andati a segno grazie ai sistemi di allarme, in altri casi invece, come in via Manzoni, i ladri sono riusciti a rubare nonostante l’allarme attivato. Una situazione che i cittadini stanno descrivendo come insostenibile, tanto che alcuni suggeriscono di organizzare un controllo di vicinato che possa scoraggiare le frequenti intrusioni.

Arrivano dai campi – scrive il sindaco Szumski – massima allerta, vi controllano. Segnalate al telefono del sottoscritto movimenti e targhe sospetti“.

Sul tema “mascherine” il primo cittadino resiste alle critiche piovute dopo il suo post su Facebook, dove scriveva che “Non è previsto l’obbligo dell’utilizzo continuo della museruola all’aperto, se siete soli. Se la portate sempre per vostra scelta ok, ma non pretendiate che la portino gli altri in queste situazioni“.

La posizione di Szumski a riguardo rimane chiara: “La paura non ha mai portato in positivo nessuna situazione, in medicina men che meno” dice in un’intervista a Dentro la Notizia, e ribadisce che il buonsenso sia la cosa migliore da adottare, senza minimizzare i fatti. Poco valgono secondo lui anche le multe: colpire sul lato economico in questo periodo mette a dura prova attività e cittadini già in crisi, è preferibile sanzionare con pagamenti di somme più abbordabili e in tempo reale. “L’intento dei controlli deve essere dissuasore, non una caccia al colpevole“.

Questo si concretizza nel dibattito sulla situazione in aula per bambini e ragazzi: il primo cittadino sottolinea che il problema ora si fonda su responsabilità e denunce. “È un’assurdità, non ci si può più basare sul buon senso: se non si rispettano i protocolli su mascherine e quarantene si viene perseguiti penalmente, non c’è scelta”.

(Fonte: Alice Zaccaron © Qdpnews.it).
(Foto: Facebook).
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