Alla lettera inviata dal Prefetto di Treviso Laura Lega aveva promesso una risposta e così è stato. Una risposta che il sindaco di Santa Lucia di Piave, Riccardo Szumski (nella foto), ha reso pubblica nelle ultime ore dal proprio profilo Facebook, nella massima trasparenza, preceduta qualche giorno prima dalla lettera inviata dal prefetto.
Il contenuto della prima missiva ormai è noto (qui l’articolo): nella lettera datata lo scorso 15 marzo il prefetto aveva sottolineato quelle che definisce “dichiarazioni palesemente offensive nei riguardi delle istituzioni statali”. Dichiarazioni apparse sulla stampa, che secondo il prefetto Lega avrebbero così messo in cattiva luce l’operato dello Stato. “Se il livello istituzionale superiore tratta male quello inferiore, che ha autonomia e dignità da difendere – aveva dichiarato il sindaco Szumski all’indomani dell’arrivo della lettera di diffida – questo deve farsi sentire”.
Tra i motivi di rimprovero elencati dal prefetto, anche il “mancato uso della fascia tricolore in diverse occasioni ufficiali”, a favore di quella del Veneto, e la restituzione di una somma di 5 mila euro, come contributo riconosciuto dallo Stato ai Comuni che accolgono i richiedenti asilo.
Azioni, che come spiega lo stesso sindaco Szumski nella sua lettera, vanno inserite all’interno del contesto descritto negli ultimi decenni, nell’ottica di salvaguardare in primis i cittadini che lo hanno eletto: un contesto di coacervo burocratico, “prodotto nei decenni e a cui siamo sottoposti, nonostante risorse finanziarie ed umane nel tempo drasticamente ridotte, tant’è che la sopravvivenza dell’Ente, che pure svolge compiti per conto dello Stato, si basa oggi esclusivamente su tassazione locale, addizionale a quella generale versata allo Stato”.
“Ritengo pertanto di aver svolto pienamente il mio compito di rappresentanza della Comunità e mai di aver attuato comportamenti lesivi di alcunché, ma solo ed esclusivamente finalizzati alla difesa e tutela dei sacrosanti diritti dei miei concittadini – conclude il sindaco Szumski nella sua lettera – Vilipendere non appartiene alla mia educazione e al mio Dna, ma lottare sì”.
(Fonte: Giada Fornasier © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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