In Italia e nei nostri Comuni ci si sta incanalando verso la “fase due”, per avvicinarsi sempre più gradualmente a un ripristino della vita precedente al covid-19.
Dopo varie voci di sportivi del territorio, Andrea Vendrame (nella foto), 25enne ciclista su strada professionista, dal 2020 nel team francese Ag2r La Mondiale e coneglianese di nascita, ha voluto spiegare il suo punto di vista riguardo il momento difficile che sta affrontando il mondo del ciclismo.
Il giovane ciclista, impegnato in questo periodo anche nel sociale (ha organizzato con il collega Sacha Modolo un’asta benefica, qui l’articolo), ha voluto fare un punto della situazione analizzando un’ipotetica ripartenza nel ciclismo.
Andrea come vedi un potenziale ripristino delle attività ciclistiche in questo momento?
“Sono fiducioso per la ripartenza, per noi e per chi ama questo sport. Personalmente però attualmente la vedo come una situazione critica, al giorno d’oggi non abbiamo ancora mezze misure di sicurezza per noi corridori (ad esempio nei grandi giri sei a contatto con molte persone e sappiamo tutti che c’è un rischio maggiore se avvengono affolamenti), è improbabile disputare quindi una competizione importante in questo momento ma anche una corsa singola di un giorno. E’ una situazione delicata per tutti che dovremo tenere monitarata giorno dopo giorno. Per il resto comunque ripeto sono fiducioso dal punto di vista degli allenamenti, che riprenderemo a breve con le dovute precauzioni, ed è già un bel passo avanti“.
Saresti propenso un eventuale annullamento della stagione?
“Argomento complesso, io la vedo in maniera un po’ negativa e opterei per un congelamento della stagione, anche perchè riprendere per svolgere tre mesi di attività intensa porta a dispendi economici per i vari team non indifferenti, faccio un esempio: con un calendario così folto causa spostamenti rischi di trovarti con molte gare una dopo l’altra e dividere la squadra in tre fronti viene difficile, devi muovere mezzi, ammiraglie e quant’altro e in più devi assumere nuovo staff poichè non hai a sufficenza per garantire supporto per tutte le corse in programma. Si tratterebbe di un dispendio economico maggiore rispetto alle annate normali. Se arrivano mezzi di sicurezza che ci permettano di correre ben venga. Sono il primo a dire che voglio tornare a correre“.
Con gli allenamenti come procede?
“Sia io che i miei compagni di team ci stiamo allenando a casa come possiamo (rulli, esercizio a corpo libero e chi è più fortunato e possiede uno spazio verde anche corse e camminate), cerchiamo di alternare diverse discipline. Ovviamente non riusciamo a mantenere la condizione che si aveva prima dello stop, ma ecco stiamo mantenendo quel “colpo di pedale” per garantire il fisico e che non si dimentichi il lavoro svolto“.
Vendrame ha voluto poi concludere con una premessa: “Il mio desiderio più grande è di tornare in gruppo, tutti assieme, ma dobbiamo farlo un passo alla volta. Facciamo il primo step ovvero uscire su strada ad allenarsi e poi pian piano tornare, qualora ci fossero le condizioni come ho detto prima, augurando che tutto torni alla normalità al più presto“.
(Fonte: Luca Collatuzzo © Qdpnews.it).
(Foto: Andrea Vendrame).
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