Santa Lucia di Piave, Szumski (negativo al Covid) non commenta la multa dell’Ulss 2: “Non l’ho ricevuta”. Castellaz apre il dibattito sull'”immobilismo di giunta”

La multa? Aspetto di riceverla, e aspetto anche di sapere cos’era successo direttamente dai giornali che a questo punto ne sanno più di me, io non mi pronuncio“. Commenta così il sindaco e medico Riccardo Szumski la vicenda che lo ha visto protagonista gli scorsi giorni. Sarebbe infatti stato multato dopo un’ispezione dello Spisal a causa della violazione del confinamento in attesa di tampone molecolare negativo, recandosi in ambulatorio per assistere i suoi pazienti. Al momento, in ogni caso, il medico santaluciese è ufficialmente tornato negativo al Covid.

Il sindaco risponde anche alla riflessione del consigliere comunale di minoranza Luca Castellaz, che in una nota ha espresso il proprio disappunto sull’operatività della giunta in paese.

Quanto sconfortante è passeggiare a Santa Lucia di Piave, percorrere via Crispi, l’arteria principale, mestamente grigia, lasciata a se stessa, osservarne i marciapiedi malconci, priva di “luce” e con quel palazzo perennemente chiuso, parco compreso, la conseguente immagine di abbandono e trascuratezza, da oltre 6 mesi“.

Castellaz ricorda che palazzo Ancillotto è stato sfruttato poco, ovvero per un matrimonio e un consiglio comunale a porte chiuse: “Destinazione d’uso, dunque, di quei 6 milioni? Mistero santalucese”.

“Tralasciamo – continua – le numerose promesse cadute nel vuoto della scorsa campagna elettorale, come il rifacimento degli impianti sportivi e la realizzazione della pista ciclabile di via Martiri, il cui inizio era propagandato per settembre 2017”.

Castellaz precisa che si tratta di una questione prettamente amministrativa poiché “se abbiamo apprezzato l’approccio della maggioranza rispetto alla questione Covid, dove peraltro il sottoscritto ringrazia il medico Szumski per la preziosa consulenza durante la propria positività, non possiamo non riscontrare perenne immobilismo nel governo del paese”. E conclude: “Quel senso di vuoto che si percepisce, quell’assenza palese di “visione d’insieme” e senso estetico, la sensazione di politiche “superate”, quelle transenne inguardabili e posticce (un perenne cantiere) di fronte alle filande, queste ultime in stato di evidente degrado: ecco l’eredità che ci lascerà questa amministrazione“.

“Per quanto riguarda l’attacco del consigliere Castellaz mi sento di dire che sono le solite polemiche che sentiamo da ormai dieci anni” risponde il sindaco. “Rispetto a palazzo Ancillotto, come prima cosa il prossimo Consiglio comunale sarà in presenza, a meno che non cambino nuovamente le disposizioni per il contenimento del Covid – informa il sindaco – e poi mi chiedo come si possa valorizzarlo con attività e movimento in una situazione come quella che stiamo vivendo“.

Il primo cittadino smentisce l’immobilismo di cui è accusata l’amministrazione: “Castellaz parla di strade buie e marciapiedi malconci ma l’illuminazione è quella di 5 mesi fa mentre anche lui sa che abbiamo ricevuto un contributo statale per sistemare poco alla volta i marciapiedi”.

Anche all’osservazione sulla ciclabile di via Martiri il primo cittadino ribatte ricordando che “non è colpa dell’amministrazione, siamo impelagati in una causa con la proprietà: le procedure di esproprio hanno portato a lungaggini clamorose. Non dipendono da noi se il privato si è appellato alle sue ragioni allungando il tempo della procedura. Non è certo una volontà amministrativa“.

Il sindaco ha affermato di concepire con difficoltà l’idea di una visione di insieme del Comune date le norme che sono in vigore da due anni: “Abbiamo delle idee e ci muoviamo come possiamo, siamo limitati dalle oggettive condizioni attuali, non so se si rende conto in che periodo siamo“.

Szumski prende dunque atto delle osservazioni, ma non si scompone troppo: “Partiremo presto anche con la sistemazione della Barchessa: andiamo avanti pian piano perché questi cambiamenti normativi non ci hanno aiutato. Castellaz dovrebbe sapere che lo si sa solo poi se lo Stato integra le risorse che vengono a mancare a causa del Covid, è difficile fare piani corposi”.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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