Alla Mostra internazionale d’Illustrazione per l’Infanzia l’artista polacca Marta Ignerska presenta il libro pedagogico

Fra gli aspetti che contraddistinguono la 40° edizione della Mostra Internazionale d’Illustrazione per l’Infanzia “Le Immagini della Fantasia” iniziata il 29 ottobre scorso e in programma fino al 19 febbraio, c’è la sezione “Pedagogia” che assieme a “Tema” e “Panorama” dà vita al percorso espositivo della mostra in corso a Sarmede. 

“Giocattoli poetici” questo il titolo che caratterizza la sezione dedicata ad artisti che spiccano nel panorama dell’illustrazione contemporanea per il loro approccio educativo innovativo e incentrato sul tema della poesia. 

“Il gioco poetico permette un approccio più complesso alla realtà: cancella confini, stabilisce relazioni opposte, rinnova significati e raffigura” commenta Gabriel Pacheco, illustratore e direttore artistico della Mostra. 

“Pedagogia” nelle sale della mostra di Sarmede porta lo sguardo di cinque artiste con alle spalle percorsi formativi e creativi molto diversi fra loro ma accomunati da una narrazione inclusiva, che invita a stimolare la fantasia dei bambini (e non solo) facendo emergere le potenzialità pedagogiche del gioco. Le tavole di Rufina Bazlova (Bielorussia), Gosia Herba (Polonia), Clotilde Perrin (Francia), Britta Teckentrup (Germania) e Marta Ignerska sorprendono il visitatore con immagini poetiche, divertenti ed evocative. 

Marta Ignerska, fra le protagoniste della sezione “Pedagogia” a Sarmede, è una pluripremiata illustratrice polacca, autrice fra gli altri di “Storie dipinte con i suoni” del 2020 in cui sintetizza la sua concezione di libro illustrato pedagogico. “Il libro è il risultato di un progetto educativo precedente – racconta Marta Ignerska – che inizialmente prevedeva una serie di pannelli 4×4 sui quali i bambini potevano giocare, camminare, interagire e divertirsi. Da questa esperienza è nato ‘Storie dipinte con i suoni’ pensato come un vero e proprio activity book”. Il libro, progettato come uno strumento educativo che potremmo definire “interattivo”, si divide in due parti, dove in alto trovano spazio le immagini e in basso qualche riga di testo e poi uno spazio bianco dove i bambini possono dare libero sfogo alla fantasia. “Nella parte inferiore i bambini possono disegnare dando forma a quello che le immagini gli comunicano. Questo strumento educativo è fortemente innovativo, perché, ad esempio, consente di giocare con le onomatopee insegnando ai bambini a pronunciare determinate lettere. Ma perchè no, nessuno esclude che anche un adulto si possa divertire con un libro di questo genere”. 

(Foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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