Nell’Alta Marca Trevigiana c’è un piccolo paese dove il tempo e lo spazio sono stati modellati dalla fantasia: Sarmede.
Qui il bambino e l’adulto possono trascendere la dimensione del reale per entrare in un mondo fiabesco dove i protagonisti sono draghi, mostri, cavalieri e donzelle da salvare.
Un invito ad abbandonare i paradigmi di una società imbrigliata in rigidi schematismi che, spesso, hanno tolto il gusto ai “frutti della vita”.
Come un’arancia che matura con poco sole, anche la nostra vita, se perde la dimensione della spontaneità, del gioco, del sogno e della fantasia, rimane orfana di quelle esperienze che le danno il vero sapore.
A Sarmede, però, da anni si rinnova un “magico prodigio” grazie alla Mostra Internazionale d’Illustrazione per l’Infanzia “Le immagini della Fantasia”, quest’anno arrivata alla 37esima edizione.
Questa manifestazione non ha voluto tradire il patto con l’infanzia che deve avere l’attenzione che merita, non solo a parole ma anche con i fatti.
Nel paesino trevigiano tutto parla di bambini: dai muri delle case all’arredamento del palazzo comunale, sembra di trovarsi nel regno della fantasia.
Il valore di Sarmede è riconosciuto a livello internazionale e tanti appassionati di illustrazione per l’infanzia, insegnanti, famiglie e persone che lavorano con i bambini ritengono questo luogo uno scrigno prezioso dove il bimbo è ancora il vero protagonista.
In realtà, inseguendo la fantasia dei più piccoli, sono proprio gli adulti a ottenere i benefici maggiori con il ritorno alla dimensione della spontaneità che permette loro di liberarsi delle strette “armature sociali” imposte dal nostro vivere quotidiano.
Gabriel Pacheco, illustratore e direttore artistico della mostra “Le immagini della fantasia” di Sarmede ci ha aiutato a capire come i bambini possano essere dei maestri di vita per l’umanità.
Mentre gli adulti erigono muri, i fanciulli ci invitano ad aprire i cuori e ad abbattere le barriere che creano le più dolorose fratture nella nostra società.
Al bambino, mente in formazione ancora incontaminata, sembra essere stata affidata la missione di spingere l’adulto alla riflessione sulle vere priorità della vita.
Accecati dall’arrivismo e concentrati su ripidi percorsi professionali o difficili scalate al potere, non riusciamo più a fermarci ad indagare il mondo come soltanto il bambino può fare se lasciato libero di sperimentare ciò che in un preciso momento lo circonda.
La cittadina di Sarmede aiuta in questo approccio e tutta la comunità è orgogliosa della sua più bella vocazione: permettere al bambino di vivere come un bambino.
È davvero significativo lo stimolo che il fanciullo riceve da un paese che si è evoluto, anche architettonicamente, ponendo il minore al centro di un originale progetto culturale, educativo e urbanistico.
La volontà dell’amministrazione comunale di Sarmede e di tutte le persone che lavorano e sostengono la Mostra Internazionale d’Illustrazione per l’Infanzia, infatti, è quello di rinnovare ogni anno questo magico prodigio.
La soddisfazione più grande rimane quella di scorgere negli occhi del bambino la gioia dell’incontro con il suo mondo, sottraendolo anche solo per un istante all’anticipazione della vita da adulto nella quale spesso la società cerca di relegarlo.
(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
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