Si è chiusa venerdì 19 aprile in sala consigliare a Sernaglia della Battaglia la rassegna dedicata all’ambiente montano “L’Eco della Montagna”, organizzata dalla sezione “Velio Soldan” di Pieve di Soligo del Club Alpino Italiano (CAI) – Commissione culturale e divulgativa.
La rassegna, iniziata a febbraio, si è sviluppata in 6 incontri ospitati nei Comuni di Pieve di Soligo (Ruggero Arena, Matteo Pilon e Fausto De Poi), Miane (Jacopo Larcher), Farra di Soligo (Davide Bortuzzo e Renato Colucci), e Sernaglia della Battaglia.
La protagonista dell’ultimo incontro è stata Federica Mingolla, guida alpina e arrampicatrice di livello internazionale.
![](https://www.qdpnews.it/wp-content/uploads/2024/04/Sernaglia-_LEco-della-Montagna_-2024-2.jpg.webp)
![](https://www.qdpnews.it/wp-content/uploads/2024/04/Sernaglia-_LEco-della-Montagna_-2024-2.jpg.webp)
Dopo i saluti dell’assessore Eleonora Antoniazzi e del presidente della sezione Cai di Pieve di Soligo, Federico Trinca, Mingolla ha iniziato a raccontare la sua storia partendo dal momento in cui si è avvicinata al mondo delle arrampicate.
È la prima italiana a salire vie importanti e tecniche come Tom et Je Ris (Verdon), Digital Crack sul massiccio del Monte Bianco e in giornata la Via Attraverso il Pesce in Marmolada.
Grazie all’amico e guida alpina Adriano Trombetta, scomparso in un tragico incidente in montagna, Mingolla si è avvicinata alla Valle dell’Orco e ha percorso la più celebre delle vie dell’alpinista e scrittore Gian Piero Motti: Itaca nel Sole.
Durante la serata organizzata dal Cai di Pieve di Soligo, ha toccato anche il tema dei disturbi alimentari oltre al problema della gestione dell’immagine.
![](https://www.qdpnews.it/wp-content/uploads/2024/04/Sernaglia-_LEco-della-Montagna_-2024-3.jpg.webp)
![](https://www.qdpnews.it/wp-content/uploads/2024/04/Sernaglia-_LEco-della-Montagna_-2024-3.jpg.webp)
Ha raccontato del suo infortunio, della capacità di riprendersi e della sua partecipazione alla prima spedizione tutta femminile sul K2.
“Sono sempre stata una sportiva – ha commentato Mingolla – e ho praticato diversi sport, tra cui il nuoto. Ho iniziato a scalare a 15 anni. Prima andavo in montagna e camminavo tantissimo con i miei genitori. Facevo vie ferrate, c’era stato sicuramente un approccio alla verticalità, però non avevo mai scalato. È iniziato tutto in una palestra indoor e poi con il tempo mi sono portata sulle montagne”.
“Credo che la felicità riguardi solo alcuni momenti della vita – conclude -, mentre la serenità può durare nel tempo. Sta a noi e a nessun altro dare il giusto valore alle nostre esperienze, consapevoli che il tanto famigerato equilibrio, quello che cerco disperatamente ogni volta che sono appoggiata alla roccia, è sempre un punto di arrivo e un punto di partenza. L’obiettivo del gioco non è trovarlo ma continuare, ostinati e fiduciosi, a cercarlo in ogni istante”.
(Foto e video: Qdpnews.it ©️ riproduzione riservata).
#Qdpnews.it