Manifesti di negazionismo climatico affissi all’Oasi delle Fontane Bianche (tra i danni del maltempo)

Manifesti di negazionismo climatico affissi all’Oasi delle Fontane Bianche

L’Oasi delle Fontane Bianche non è stata risparmiata dai recenti temporali distruttivi che hanno interessato l’area nelle scorse settimane. Erano appena stati portati a termine altri interventi di ripristino, quando a causa dei temporali, i sentieri sono tornati a essere costellati di alberi e arbusti caduti.

“La quota di C02 che vogliono eliminare sei tu”

Così, di nuovo, la comunità, con l’aiuto dei volontari di Legambiente, ha dovuto rimboccarsi le maniche per sistemarli. E nonostante questo impegno, portato avanti non tanto con rassegnazione quanto con spirito di adattamento (che è la parola chiave del futuro, secondo il mondo scientifico che monitora il cambiamento climatico), lungo il sentiero c’è chi ha voluto esprimere la propria teoria “differente”.

Tra gli alberi tagliati, i passanti hanno potuto imbattersi in manifesti che negano il cambiamento climatico e che affermano che alla base di tutto, dell’imprevedibilità delle stagioni, dello scioglimento dei ghiacciai, dell’aumento delle temperature in alta quota, ci sarebbe un mega-complotto internazionale. Per questo, ripudiano l’ormai celebre Agenda2030, ovvero gli obiettivi di sostenibilità circolare che l’Europa dovrebbe raggiungere entro il 2030, mandandola letteralmente a quel paese.

Il ponte che consente l’attraversamento nel primo tratto

Questi manifesti hanno il chiaro obiettivo di reclutare nuovi negazionisti climatici con un QR-code che invita a unirsi alla loro organizzazione. Il loro claim è chiaro: “La quota di Co2 che vogliono eliminare sei tu”. Chiaramente, i manifesti non sono stati autorizzati e anzi sono stati affissi sopra le indicazioni dei percorsi, sopra alle tabelle informative, forse in segno di protesta.

Uno scorcio delle Fontane Bianche al tramonto

“Non mi sembra il posto giusto per fare propaganda al negazionismo climatico” commenta uno di quelli che li ha incontrati per primo, ieri, giovedì 31 agosto. Ed effettivamente, i più assidui frequentatori delle Fontane Bianche, specie chi si muove nelle ore più “intime”, non hanno per nulla apprezzato il gesto, sprezzante del vero significato di un’oasi naturale, ovvero quello di tenere le faccende umane fuori da quell’ecosistema, ancora poco contaminato.

Uno dei residenti delle Fontane Bianche

(Foto: Qdpnews.it ©️ riproduzione riservata).
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