“Siamo a Betlemme, stiamo tutti bene e siamo in partenza per la Giordania. Da lì domani rientreremo a casa”: don Mirko Dalla Torre, parroco di Sernaglia della Battaglia, Fontigo e Falzè di Piave, ha voluto rassicurare con queste parole tutte le persone che, da ieri, sono in ansia per le condizioni di salute dei circa 35 pellegrini con i quali si trova in Terra Santa dallo scorso lunedì.
Don Mirko ha raccontato di aver visto i razzi e il fuoco di contraerea, ma di essere comunque riuscito a visitare il Santo sepolcro e altri luoghi di Gerusalemme nei quali la gente sta vivendo dei momenti di vero terrore.
Ieri il mondo intero è rimasto scioccato per la reazione di Hamas che ha lanciato migliaia di razzi su Israele colpendo anche Tel Aviv e Gerusalemme.
Nello stato mediorientale sono tornate le tenebre della guerra, mai completamente allontanate, e da Gaza sono entrate nel territorio israeliano decine di miliziani armati.
Hamas, nota organizzazione politica e paramilitare palestinese islamista, ha anche annunciato la cattura di alcuni soldati israeliani.
Non si è fatta attendere la reazione del governo guidato dal primo ministro Benjamin Netanyahu, che ha risposto agli attacchi con decine di aerei su Gaza (colpiti compound militari e centri di comando operativi appartenenti ad Hamas).
Secondo gli ultimi aggiornamenti, gli israeliani deceduti sarebbero circa 300, molti di loro sono civili uccisi nelle loro abitazioni, nelle strade e durante una festa di giovani.
Negli ospedali sono ricoverate 1.590 persone, di cui circa 300 gravemente ferite e 19 in condizioni critiche.
A Gaza, invece, secondo i dati del ministero della Salute locale sono morte 230 persone.
(Foto: per concessione di don Mirko Dalla Torre).
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