Electrolux Susegana, domani nuovo sciopero contro la precarietà del lavoro e gli aumenti delle bollette. Breda: “Ci sono persone che vivono al freddo”

Domani, martedì 15 febbraio, nello stabilimento Electrolux di Susegana è previsto uno sciopero di un’ora e 30 minuti in uscita per tutti i turni.

Sono diversi i motivi di questa nuova azione di protesta delle Rsu dello stabilimento, preoccupate per la situazione generale del Paese e per la condizione dei lavoratori.

È stata scelta la data del 15 febbraio perché da domani gli ultracinquantenni potranno accedere ai luoghi di lavoro solo con il Green pass rafforzato, che si ottiene con la vaccinazione o con il certificato di guarigione dal Covid-19. La Rsu ritiene “inaccettabile” la “discriminazione e privazione di reddito per i lavoratori ultracinquantenni”.

“L’8 febbraio è stata fatta un’assemblea con i lavoratori per parlare delle novità della busta paga – spiega Augustin Bruno Breda, rappresentante sindacale Fiom Cgil – Il principale problema emerso nel confronto con loro è stato quello delle bollette più che raddoppiate, con un’incidenza molto alta sui costi. Manca un intervento straordinario del Governo sulla retribuzione per rispondere a questa situazione. Prendendo in considerazione il periodo finale dell’inverno, ci sono famiglie che parlano di un aumento di 1000-1200 euro in totale”.

“Con lo sciopero noi chiediamo un intervento straordinario che contempli un aumento, anche temporaneo, della retribuzione per i lavoratori – aggiunge – Abbiamo famiglie, nelle quali lavorano marito e moglie, che non ce la fanno a sostenere tutte le spese e gli aumenti delle bollette. Sappiamo di persone che sono costrette a vivere al freddo nelle loro case per l’impossibilità di far fronte a questa situazione: è un’umiliazione per la loro dignità. Le istituzioni e i vertici sindacali nazionali devono intervenire”.

Le Rsu dell’Electrolux si sono concentrate anche sul tema della precarietà del lavoro e sulla necessità dell’azienda di rispettare l’accordo del 2019 sui nuovi assunti e sulle uscite volontarie e incentivate per gli altri lavoratori.

“L’accordo prevedeva l’uscita volontaria di 100 lavoratori per favorire il ricambio generazionale – sottolinea Breda – L’azienda non lo ha rispettato per il problema della causale da inserire per rinnovare i contratti a termine oltre l’anno, anche se per disciplinare questa situazione bastano degli accordi sindacali. Non c’è stabilità nel lavoro che, invece, è sempre più precario mentre noi dobbiamo dare una prospettiva a queste persone”.

Gli ultimi due motivi che stanno alla base dello sciopero sono le discriminazioni che si sarebbero create tra i lavoratori a causa del Covid e la sicurezza sul lavoro come “rispetto della lentezza”.

“Abbiamo avuto degli infortuni pesanti negli ultimi mesi e vogliamo che si intervenga anche su questo aspetto – conclude – Contestiamo anche l’obbligo che da domani riguarderà i lavoratori over 50, perché è una sproporzione togliere il reddito a queste persone. Rispetto al problema degli aumenti di cui parlavo prima, stiamo comunque valutando di organizzare nelle prossime settimane una manifestazione allargata anche all’esterno dello stabilimento perché la situazione è insostenibile”.

(Foto: per concessione di Augustin Bruno Breda).
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