Bici da corsa e moto sportive all’esterno della chiesa di San Stino di Livenza: è con questa cornice che in oltre un migliaio hanno voluto dare l’ultimo saluto a Edoardo Bernardi morto domenica scorsa mentre, a bordo della sue due ruote, stava percorrendo la Sp 59.
Proprio le moto e il ciclismo erano le grandi passioni di Edoardo e, oltre ai compagni di squadra e di scuola e agli insegnanti, sono stati in molti a voler stringersi al dolore di mamma Maria di papà Vanni e dei fratelli Marco e Andrea Maria.
Tra lacrime e parole di commozione gli amici ricordano Edoardo come un ragazzo gentile e solare, sempre disponibile con tutti e come una persona che tutti vorrebbero al proprio fianco.
“Edoardo è stato un dono e non potrà mai essere dimenticato – ha detto don Alberto durante l’omelia – era un ragazzo rispettoso e ben educato che faceva il suo lavoro”.
In molti sono arrivati per l’ultimo saluto anche dal coneglianese dove la famiglia del giovane è molto conosciuta: papà Vanni infatti gestisce “I Templari” di Susegana.
“Credo sia giusto continuare con l’impegno per la sicurezza delle strade” ha concluso il parroco.
“Ci hai abbandonato senza salutare – hanno detto alcuni compagni di classe – te ne sei andato nel modo peggiore. Vedere il banco vuoto è una cosa straziante, ti promettiamo che tuo fratello ora sarà nostro fratello”.
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