100 anni di Aeronautica Militare: viaggio nella base di Istrana tra caccia e tecnologie all’avanguardia

Colonnello Emanuele Chiadroni comandante del 51 stormo di Istrana

Cinque minuti è il tempo impiegato da un pilota dell’Aeronautica Militare per decollare. In questo brevissimo tempo, lo stesso che un normale cittadino impiega per bere un caffè al bar o preparare lo zaino per una giornata di scuola, un pilota indossa la tuta “anti – G”, il proprio casco e si ritrova a superare i 2 mila chilometri all’ora a bordo di velivoli super tecnologici.

L’intervista al colonnello Emanuele Chiadroni – servizio a cura di Simone Masetto

Queste operazioni, seppur con tecnologie e tempistiche differenti, vengono ripetute dagli uomini e dalle donne appartenenti a questa forza armata dal 28 marzo del 1923.  

Oggi l’Aeronautica Militare compie 100 anni, una ricorrenza che “si festeggia una volta sola – spiega il Colonnello Emanuele Chiadroni comandante del 51° stormo di Istrana, una delle cinque basi militari che assicurano la difesa aerea nazionale – . E noi siamo orgogliosi di poterlo fare con tutti i cittadini italiani e qui ad Istrana con quelli della Marca”. 

Per celebrare questa ricorrenza oggi, martedì, la base militare ha aperto le sue porte agli appassionati e ai numerosi cittadini che ogni giorno – seppur a distanza – fanno sentire il loro affetto ai militari. 

La giornata del centesimo compleanno dell’aeronautica è iniziata alle 8.15 con l’alta bandiera ufficiale e la deposizione di una corona ai caduti.

Presenti alla cerimonia solenne il prefetto di Treviso Angelo Sidoti, il sindaco di Istrana Mariagrazia Gasperini numerose autorità civili, militari e religiose.

Eurofighter in decollo dalla base di Istrana

A una settimana dall’anniversario la base d’Istrana ha accolto Qdpnews.it per raccontare un mondo fatto non solamente di piloti ma da un migliaio di uomini e donne che operano per garantire la difesa aerea italiana e dei territori della Nato. 

I cambiamenti in 100 anni di Aereonautica Militare

Dalle foto in bianco e nero appese nelle pareti del 132° Gruppo Volo del 51° Stormo di Istrana si capisce alla perfezione lo sviluppo tecnologico che è avvenuto in questi cent’anni. Quattro gatti neri (alla faccia della scaramanzia) sopra il globo sono il simbolo di questo gruppo. L’origine? Inizialmente le operazioni erano svolte da pochi, dai “soliti quattro” gatti appunto. 

Un pilota indossa la tuta “Anti-G”

Quello che è chiaro, passeggiando nel “museo a cielo aperto” allestito ad Istrana, è il cambiamento tecnologico e strutturale dei velivoli. “Oggi si può pensare di volare con velivoli senza piloti o di farlo con razzi nello spazio – continua il Comandante – la nostra è una forza armata che si è evoluta costantemente e soprattutto esponenzialmente nel tempo e che oggi ci vede impegnati sia in patria che oltre i confini nazionali in molteplici missioni”. 

Dal secondo dopoguerra l’Aeronautica Militare non garantisce solo la difesa aerea ma effettua “anche trasporto in biocontenimento o altre operazioni a supporto della popolazione come successo in alcuni eventi e calamità naturali negli ultimi anni” spiega il Colonnello Chiadroni. 

Il colonnello Chiadroni passa in rassegna lo schieramento

Gli uomini e le donne di stanza ad Istrana sono operativi ad ogni ora del giorno e della notte e questo “perché da più di un anno assieme ad altre quattro basi italiane abbiamo piloti e aerei pronti a decollare in pochissimi minuti per intercettare velivoli che sostanzialmente non fanno quanto previsto nel volo”. 

Una trasformazione importante che ha visto tornare il 51° stormo ad essere operativo 24 ore al giorno per tutto l’anno, entrando a far parte di quella che è la difesa aerea nazionale. 

La capacità umana di prendere decisioni immediate rimane fondamentale

Serviranno ancora uomini e donne addestrati a volare? È una domanda lecita visto il veloce sviluppo tecnologico in questo settore, ma “da pilota posso confermare che la componente umana, soprattutto con velivoli ad alte prestazioni come quelli che abbiamo in dotazione, rimane fondamentale” spiega il comandante della base d’Istrana.

Grande affluenza per il centenario

I piloti rimangono dunque la parte principale dell’Aviazione Militare e sono ancora “quell’elemento che rende sicuro il volo e la manovrabilità di un caccia ad alte prestazioni”. 

Le missioni compiute da velivoli a pilotaggio remoto rimangono quindi complementari al ruolo che svolgono aeroplani di questa generazione. “Ritengo che la tecnologia, che comunque fa dei passi importanti – continua – sarà ben gestita dai vertici delle Forze Armate e da quelli politici e che magari un domani sia possibile prendere in considerazione la decisione di dare a qualche velivolo la capacità di volare senza pilota, ma dal mio piccolo posso dire che la componente umana è ancora un fattore imprescindibile”. 

“L’ Aeronautica Militare è quella componente che fa ancora oggi la differenza”

Il potere aereo di una nazione determina la propria credibilità nei tavoli internazionali. La “cavalleria dei cieli” nel corso della storia ha saputo svoltare o influenzare gli esiti di guerre e battaglie e, nonostante il passare degli anni, la percezione di “potenza militare” è ancora direttamente proporzionale all’importanza della flotta aerea a disposizione. 

Il colonnello e il prefetto di Treviso rendono onore ai caduti

“L’ Aeronautica Militare in questi anni ha subito degli aggiornamenti tecnologici importanti e questa Forza Armata, con tutte le sue molteplici capacità che è in grado di esprimere nel 2023, dà ancora quegli elementi che io ritengo una certezza. – spiega il colonnello – Quella di avere una componente solida, efficace ed altamente specializzata che garantisce la possibilità di svolgere qualsiasi compito ci venga assegnato”.

Le iniziative per i 100 anni dell’Aeronautica Militare

Sono molte le attività organizzate dall’Aeronautica Militare e dalla base di Istrana per festeggiare questo importante compleanno. 

Sabrina Salerno a Istrana

“Abbiamo iniziato già all’inizio dell’anno – commenta il Colonnello Emanuele Chiadroni – con diversi eventi dedicati alla raccolta fondi destinati all’AIRC L’associazione che quest’anno la nostra Forza Armata vuole sostenere”. 

Ovviamente gli eventi non termineranno con l’importante cerimonia di oggi, alla quale è seguito un open day. L’11 maggio in collaborazione con il comune di Istrana ci sarà un concerto della fanfara della prima Regione Aerea a Villa Lattes. 

La Ferrari che nel 1981 gareggio contro l f104

“Il 7 settembre avremo un altro open day – continua il colonnello – e poi a Treviso dal 23 settembre all’8 ottobre si terrà la mostra itinerante dell’Aereonautica Militare. Il capoluogo della Marca è una delle dieci città in tutta Italia dove questa mostra farà tappa”.

L’aereonautica Militare e i giovani 

Come nelle Forze Armate ogni anno l’Aeronautica Militare apre dei bandi per i giovani che vogliono provare a farne parte. “Sono diversi i ruoli che si possono avere al nostro interno – conclude il Colonnello Chiadroni – e quindi un giovane è esposto a una molteplicità di lavori e competenze incredibili”. 

Alice Basso

Pilota, assistente di volo, manutentore sono solo alcune delle categorie per cui ogni anno vengono cercati giovani che abbiano voglia di entrare tra le fila dell’aereonautica. Ovviamente la carriera non è semplice e richiede sacrifici, ma è un percorso ricco di opportunità e di soddisfazioni. Basti pensare a Samantha Cristoforetti che prima di essere la prima donna a capo di una stazione spaziale internazionale fu pilota del 51° stormo di Istrana. 

(Foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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