Saranno ben 39.612 gli studenti delle scuole secondarie superiori della provincia di Treviso a iniziare l’anno in presenza.
Nella Marca trevigiana tutti gli studenti delle superiori, infatti, torneranno in classe per il primo anno scolastico post-Covid: non è stato di certo semplice barcamenarsi tra incontri con i dirigenti scolastici, istituti e sindaci ma alla fine si è giunti ad una proposta definitiva – dopo lunghe analisi degli spazi e approfonditi dialoghi tra la provincia e tutti i dirigenti scolastici dei 37 istituti distribuiti in oltre 90 edifici su tutto il territorio – che proprio ieri, martedì 20 luglio, è stata resa ufficiale alla conferenza stampa alla quale hanno preso parte la dirigente dell’ufficio scolastico provinciale Barbara Sardella e il presidente della provincia Stefano Marcon.
Per quanto riguarda l’anno scolastico 2020/2021 si conta un aumento di 1044 studenti rispetto a quello passato, studenti che comporranno nel loro insieme 1.706 classi. A questo proposito, entro ieri tutte le scuole superiori hanno fatto pervenire alla provincia le richieste di adeguamento degli spazi finalizzati alla messa in sicurezza e protezione di studenti, docenti, e personale scolastico contro il Covid-19, e ciò che già è noto è che quasi tutti gli istituti riusciranno ad ospitare gli studenti con una serie di interventi straordinari ma senza stravolgimenti.
Nei due mesi che ancora mancano alla ripartenza della scuola, la provincia di Treviso attuerà diversi interventi come, ad esempio, la rimozione di pareti per la creazione di nuove aule più capienti, oppure l’ampliamento dei locali per la didattica, o ancora l’installazione di pareti fisse o mobili per utilizzo di locali già esistenti, ma con dimensioni differenti, o infine lavori di adeguamento utili a garantire il distanziamento negli spazi comuni.
Inoltre, sono stati messi a disposizione già prima dell’emergenza coronavirus 1.425 banchi 70 x 50, con gara già bandita. In caso di nuove necessità, invece, le scuole sono state invitate ad inviare la richiesta di arredi al Commissario Straordinario.
“Abbiamo fatto davvero una corsa contro il tempo – spiega Stefano Marcon, presidente della provincia di Treviso – abbiamo subito incontrato i presidi, abbiamo dialogato con loro e poi ragionato per poli, trovando la disponibilità di tutti, sia dei dirigenti scolastici che dei comuni. Ora abbiamo poco tempo per sistemare le varie richieste e farci trovare pronti all’inizio dell’anno scolastico. Ringrazio allora tutti per la collaborazione, in particolare tutti i tecnici della provincia che hanno lavorato senza sosta in questi giorni”.
Innegabile la presenza di situazioni critiche, che tuttavia hanno trovato soluzioni differenti. All’Isiss Verdi di Valdobbiadene 4 aule saranno aggiunte a palazzo Celestino Piva, mentre le due aule mancanti del Maffioli si ricaveranno da un accordo tra Einaudi e Levi-Maffioli.
“Con soddisfazione presentiamo dunque la soluzione trevigiana per la quale ringrazio i dirigenti scolastici e la provincia che assieme a noi hanno lavorato per cercare assieme a noi la soluzione per far iniziare l’anno in presenza. Per quanto riguarda l’organico, è stata inviata la richiesta in base al monitoraggio regionale. E se le richieste saranno soddisfatte, possiamo pensare a una ripartenza serena” ha concluso Sardella.
(Fonte: Redazione Qdpnews.it).
(Foto: Provincia di Treviso).
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