A San Nicolò 650 spettatori applaudono l’Orchestra Cherubini per dire “Grazie” al personale dell’Ulss 2 in prima linea contro il Covid

L’Orchestra Giovanile “Luigi Cherubini” tornerà ad esibirsi a Treviso nel 2023. Sul podio stavolta, però, potrebbe esserci il maestro Riccardo Muti, “mostro sacro” della direzione internazionale che nel 2004 ha fondato l’orchestra di musicisti under 30 (con doppia sede a Piacenza e Ravenna) per congiungere il mondo accademico e l’attività professionale.

Ieri domenica, davanti a 650 spettatori nel gremitissimo Tempio di San Nicolò, la “Cherubini” – formazione stabile del Ravenna Festival – si è esibita insieme al francese David Fray, nel doppio ruolo di direttore e pianista solista, raccogliendo la standing ovation tributata dal pubblico trevigiano.

Il concerto era stato promosso dal Rotary Club Treviso per ringraziare pubblicamente, attraverso l’universalità della musica di Bach e Mozart, tutto il personale dell’Ulss 2 che si è speso nella lotta alla pandemia del Covid-19 e per sostenere la Caritas tarvisina, impegnata ad assistere chi sta scappando da un’altra emergenza, che nessuno avrebbe mai pensato di affrontare nuovamente in Europa: la guerra in Ucraina.

Il musicista trevigiano Giorgio Pavan si è prodigato da tempo per far arrivare a Treviso l’orchestra giovanile sotto la direzione di Riccardo Muti, su input del Rotary Club e del suo attuale presidente Andrea Danesin. “Da tempo avevamo preso contatti con il sovrintendente del Ravenna Festival, Antonio De Rosa. L’obiettivo era quello di portare il maestro Muti nella nostra città. Lo scorso anno gli ho potuto far consegnare una lettera d’invito scritta dal presidente Danesin” racconta Giorgio Pavan, che collabora stabilmente con la Fenice di Venezia, “Si è trattato di un primo approccio, a cui il sovrintendente De Rosa ha risposto proponendoci di fissare la data del 3 aprile. L’occasione è stata offerta dal fatto che l’Orchestra Cherubini, sei mesi fa, era stata invitata a Mosca per partecipare al Festival Rostropovich sabato 2 aprile. Di ritorno dalla capitale russa sarebbe atterrata a Venezia la domenica 3 e quindi avrebbe potuto fermarsi a Treviso per replicare il programma del festival con la direzione del pianista David Fray”.

Il concerto moscovita però non si è svolto, ovviamente, cancellato dal conflitto tra Russia e Ucraina. L’orchestra giovanile è rimasta in Italia ed ha onorato la data trevigiana per avviare un costruttivo dialogo di collaborazione con le istituzioni della città, da cui dovrebbe scaturire l’evento musicale diretto dal maestro napoletano, sempre sotto l’egida del Rotary Club.

“In quel caso punteremo al Teatro Comunale Mario Del Monaco – sottolinea Pavan – Ci dovrebbe essere l’avvio di un confronto per cercare di accorciare le distanze con il Ravenna Festival, visto che il Teatro Alighieri e quello di Treviso sono entrambi dei teatri di tradizione”.

Andrea Danesin, presidente del Rotary Club

Nell’attesa che si realizzi questo prestigioso appuntamento, Pavan e il Rotary Club cittadino sono sommersi dai messaggi di entusiasmo per l’altissimo livello artistico del concerto a San Nicolò, patrocinato dal Comune di Treviso. Primo fra tutti  il “grazie” rivolto a Pavan e a tutti gli organizzatori da parte di Francesco Benazzi, direttore generale dell’Ulss 2: “Caro professore, grazie per questo grandissimo dono, ieri sera abbiamo volato, leggiadri, la mente libera affascinata dalla musica”.

Benazzi era tra le tante autorità che hanno presenziato al concerto con cui la città ha voluto ringraziare i medici e gli operatori sanitari in prima linea contro il coronavirus da due anni. Erano presenti il sindaco Mario Conte, l’assessore regionale Federico Caner che ha portato il saluto del presidente Luca Zaia, Sonia Brescacin presidente della Quinta commissione del consiglio regionale, Paola Roma a capo della conferenza dei sindaci dell’Ulss 2, altre personalità della sanità trevigiana e l’imprenditrice padovana Maria Luisa Vaccari, vicepresidente dell’associazione Amici del Ravenna Festival.

“Il concerto è stato reso possibile dal Rotary Club, parte attiva e organizzativa, e dal determinante contributo del Consorzio del Prosecco DOC, main partner, nonché anche al sostegno di Carron Costruzioni Generali, Kibernetes, Goppion Caffè, Labomar e Grafiche Italprint”, ci tiene a sottolineare il professor Pavan, da poco scelto quale referente per il Veneto dell’Orchestra Giovanile “Luigi Cherubini” e del Ravenna Festival, “L’obiettivo è quello di far circuitare queste istituzioni musicali in Veneto; contatti in questo senso sono già stati avviati con un Comune. Il grande successo del concerto di domenica è stato accolto con estrema soddisfazione dal maestro Fray e dal sovrintendente De Rosa. Sulla base di questi riscontri positivi confido nell’arrivo di Riccardo Muti, quest’anno impegnato a recuperare concerti negli Usa e in Giappone, per il 2023″.

(Foto: per concessione di Giorgio Pavan).
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