Accadde oggi: il 20 gennaio 1859 un sisma di magnitudo 5.2 sconvolse Collalto e gran parte dell’Alta Marca

Il castello di Collalto

Il 20 gennaio del 1859 un violento terremoto sconvolse non solo la provincia di Treviso ma anche buona parte del Veneto.

Centosessantaquattro anni fa una scossa di magnitudo 5.2 colpì l’area di Collalto, Susegana, senza però provocare vittime.

Il sisma avvenne alle ore 7.55 e colpì il Trevigiano, secondo l’INGV, Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, in particolare nell’area compresa fra Conegliano e Valdobbiadene.

Raggiunse i suoi massimi effetti a Collalto di Susegana, epicentro della scossa, causando danni a quasi tutte le abitazioni del centro: la parte occidentale delle mura dell’antico castello, alta e isolata, fu aperta orizzontalmente all’altezza di circa 50 cm (2 palmi) dal suolo e la torre che all’epoca fungeva da campanile fu lesionata dall’alto in basso con caduta di pietre dalla cella campanaria.

Furono danneggiate la parte moderna, o restaurata, del castello, residenza del procuratore dei conti Collalto, il filatoio, la chiesa parrocchiale, la chiesa costruita recentemente e quasi tutte le piccole abitazioni.

Nella parte a ovest dell’abitato furono invece lesionati o sconnessi gli stipiti di usci e finestre, i davanzali, tutte le pareti e le travi.

Anche il Vittoriese fu colpito dal sisma: a Ceneda la scossa causò caduta di camini, fessure nei muri di molte case, distacco di larghi tratti di intonaco dalle pareti. A San Pietro di Barbozza crollò la parte più alta del campanile, caddero fumaioli e intonaci e molti muri si screpolarono.

A Col San Martino, Combai, Falzè, Guia, Miane, Moriago della Battaglia, Pieve di Soligo, Sernaglia della Battaglia, Valdobbiadene e Vidor vi furono distacco di intonaci, screpolatura di muri e caduta di fumaioli; a Treviso caddero fumaioli. La scossa fu avvertita da Bressanone a Parma.

Il sisma causò spaccature nel terreno in diversi luoghi: dalle montagne si staccarono grossi massi che colpirono Pieve di Soligo, Sernaglia, Moriago, Miane e San Pietro di Barbozza, incredibilmente senza causare vittime, considerata anche la potenza del sisma.

Le scosse replicarono, più leggere, nei giorni seguenti fino a tutto maggio.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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