Addio a Philippe Daverio, instancabile storico dell’arte sedotto dalla bellezza del paesaggio e della cultura del Veneto

È morto, nella serata di ieri, Philippe Daverio, storico dell’arte e docente italo-francese noto al grande pubblico per la sua instancabile attività di divulgatore. Daverio, che avrebbe compiuto 71 anni il prossimo 17 ottobre, era ricoverato all’Istituto dei Tumori di Milano.

Personaggio dallo stile unico, nella sua carriera lunga quasi mezzo secolo Daverio ha saputo esplorare le tante declinazioni della vita dello storico dell’arte creando una propria visione personale della materia, diventata celeberrima grazie all’ideazione, vent’anni fa, del programma televisivo “Passepartout”.

Un vero e proprio format, quello inventato da Daverio con Mauro Raponi, che ha fatto scuola e sdoganato con stile non accademico l’immenso patrimonio culturale del nostro Paese, rendendo il volto dello storico dell’arte popolare a livello nazionale.

Oltre che gallerista, docente, direttore di riviste di settore, curatore di mostre, saggista e “tecnico” prestato in più di un’occasione alla politica, Daverio è stato, e forse prima di tutto, uno straordinario divulgatore, molto conosciuto in Veneto e in particolare nelle Terre del Prosecco per le tante apparizioni a sostegno della bellezza e della cultura locali.

Risale al maggio dello scorso anno l’apparizione dello storico dell’arte alla celebrazione dei cinquant’anni della tutela della denominazione Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore all’ex convento di San Francesco a Conegliano.

Nell’occasione Daverio aveva sottolineato l’importanza della tutela del paesaggio delle colline del Prosecco, e poi era corso a Palazzo Sarcinelli, a visitare l’esposizione di dipinti dei Ciardi, proprio incentrata sulla bellezza dei nostri paesaggi che questi artisti avevano impresso per sempre sulle loro tele.

Questa era stata certamente una delle più celebri delle “ospitate” di Daverio nelle nostre terre, ma di apparizioni lo storico dell’arte ne ha collezionate molte altre, e infatti dopo la diffusione della notizia della morte sono tanti gli amministratori locali che hanno voluto ricordare il piacere di averlo incontrato.

Mario Conte, sindaco di Treviso, ha espresso la sua amarezza per la perdita del divulgatore che nel 2018 aveva registrato uno straordinario successo con il suo spettacolo nel capoluogo: “Sono dispiaciuto per la scomparsa di Philippe Daverio, storico dell’arte, docente e saggista.  Lo abbiamo apprezzato anche nella nostra Treviso dove ha incantato e raccolto applausi con la sua grande capacità di diffondere cultura”.

Mattia Perencin, sindaco di Farra di Soligo, ha voluto ricordare Daverio con una foto scattata di fronte al Molinetto della Croda: “Lo abbiamo conosciuto proprio a maggio dello scorso anno in visita nel nostro territorio per parlare di paesaggio e Prosecco Superiore. Uomo di grande cultura e capacità comunicativa”.

Mauro Migliorini, sindaco di Asolo, ha invece ricordato quando, verso la fine del 2018, Daverio ha registrato assieme alla conduttrice Camilla Raznovich un servizio per il programma “Il borgo dei borghi”, girando per i borghi più belli d’Italia in una macchina d’epoca e visitando per l’occasione anche per Follina.

Daverio era stato ospite d’eccezione anche a Vittorio Veneto, nel 2015 nell’ambito dell’iniziativa City Display Serravalle Nord: l’occasione era quella di una passeggiata per il centro storico con lo scopo di rilanciare il commercio e la socialità della città, minacciati, come spesso avviene in questi anni, dai grandi centri commerciali di periferia.

(Fonte: Fabio Zanchetta © Qdpnews.it).
(Foto e video: archivio Qdpnews.it).
#Qdpnews.it

Total
0
Shares
Articoli correlati