“Servono presìdi da parte delle forze dell’ordine, certezza della pena, bodycam per tutti i controllori. Per risolvere o quanto meno limitare questo continuo degrado dove prevale la legge del branco e del più forte deve muoversi qualcosa a livello istituzionale: le istituzioni devono garantire la sicurezza di cittadini e lavoratori”.
Dopo l’ennesimo episodio di violenza a danno di un autista Mom, Stefano Bergamin, componente della segreteria della Fit Cisl Belluno Treviso e coordinatore della Rsu di Mom, lancia un appello alle istituzioni: “Prefettura e Questura hanno il dovere di affrontare una volta per tutte il problema della sicurezza dei lavoratori della Mom – afferma Bergamin -: le aggressioni sono continue, ormai sembra di vivere in una giungla, gli autisti sono in balia di bande di ragazzi esaltati e violenti, gente che pretende di viaggiare gratis, che non ha rispetto per nessuno e tantomeno per il bene pubblico”.
Bergamin ricorda che ogni autista è consapevole del fatto che controllare la regolarità dei biglietti fa parte del suo lavoro ed è anche un dovere civico. “In un’azienda come Mom – spiega – quasi il 50% dei ricavi deriva dai titoli di viaggio, contro una media nazionale del 32%. Questi ricavi servono in primis per pagare gli stipendi dei lavoratori. Il problema è che al momento del controllo il rischio di essere aggrediti è altissimo”.
Mom, sostiene Bergamin, per arginare il problema sta facendo molti sforzi. “Fit Cisl, insieme alle altre Organizzazioni sindacali rappresentate dalla Rsu – spiega Bergamin – ha avanzato molte proposte che si stanno tramutando in accordi. Circa un’ottantina di mezzi sono dotati di panic button, dispositivo che allerta la sala controllo di Mom e le Forze dell’ordine e attiva le telecamere interne al mezzo; tutte le corriere che saranno acquistate in futuro adotteranno questo sistema”.
Inoltre, è già stato pubblicato il bando di selezione per aumentare la squadra dei controllori e a breve sarà pubblicato il bando per l’acquisto di bodycam che saranno in dotazione agli accertatori”.
Ma tutto ciò non è sufficiente: “Insistiamo con le autorità perché in certe zone e in particolar modo in certi orari siano presenti agenti a tutela di tutti, lavoratori, viaggiatori, cittadini”.
“Infine – conclude Bergamin – siamo convinti che per risolvere o almeno limitare questo continuo degrado debba muoversi qualcosa dall’alto: le istituzioni devono garantire la sicurezza dei cittadini e dei lavoratori, garantire la certezza della pena, fare in modo che chi sbaglia paghi per il proprio errore, solo così sarà possibile invertire questa tendenza che ci sta portando a vivere in una giungla dove prevale la legge del branco o del più forte“.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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