Alloggi per i lavoratori: idea per 120 abitazioni a prezzo calmierato

Centri abitati che si stanno spopolando sempre più in fretta e quel che resta della classe media che fa fatica a permettersi l’affitto o il mutuo per una casa all’interno dei comuni, soprattutto nelle grandi città. Per questo motivo l’amministrazione Conte corre ai ripari e rivede, grazie al lavoro dell’assessore all’urbanistica Andrea De Cecchi e di quello al sociale Gloria Tessarolo, il regolamento P.E.E.P ovvero quello dedicato alla costruzione di case popolari a prezzo calmierato. 

“Un provvedimento di un grande spessore urbanistico, tecnico e sociale – afferma De Checchi – stiamo parlando di una prima risposta alla richiesta abitativa della fascia media della popolazione”. 

Il tutto con lo scopo di aumentare la residenzialità del capoluogo oltre che per rispondere alle esigenze di tutti quei soggetti che non possono richiedere l’alloggio popolare, ma che non riescono ad acquistare o a prendere in affitto una casa.

Oltre a diverse semplificazioni burocratiche l’importante novità sta nel fatto che ora anche le imprese trevigiane avranno la possibilità di costruire gli alloggi da dare ai propri dipendenti

“Quello della casa è un tema che riguarda tutto il Paese – spiega il sindaco di Treviso Mario Conte – ma noi abbiamo voluto prendere una decisione importante. Non stiamo parlando di edilizia popolare, ma di alloggi messi a disposizione per coloro che hanno un reddito perché lavorano, ma che a causa dell’aumento dei costi hanno difficoltà a trovare un’abitazione”. 

Una fascia, quella che fatica a potersi permettere un alloggio, sempre in crescita e in cui rientrano, oltre ai dipendenti pubblici o privati, anche studenti e anziani: i nuovi bandi, che verranno resi pubblici verso settembre interesseranno, ad ora, i quattro lotti delle aree PEEP, tre a Canizzano e uno a Santa Bona, per un totale di circa 80 nuovi alloggi che saranno disponibili a prezzi calmierati. 

“Se consideriamo anche i 38 di via Albona che avranno le medesime condizioni il numero sale a 120 lotti abitativi – conclude il primo cittadino – una risposta importante che si unisce alla residenza popolare che stiamo sviluppando assieme ad Ater”. 

Questo nuovo progetto trevigiano fa parte di un’idea che è allo studio da parte dell’assessore De Checchi e di tutto l’ufficio urbanistica di Treviso che punta alla riqualificazione, e alla successiva introduzione sul mercato immobiliare, di numerosi edifici pubblici e privati che risultano abbandonati. 

“L’obbiettivo è quello di costruire un grande fondo di natura immobiliare – conclude l’assessore – che possa portare a una riqualificazione complessiva del nostro patrimonio immobiliare migliorando la vita della nostra comunità e al tempo stesso mettere a disposizione dei cittadini alloggi nuovi e adeguati dal punto di vista ambientale”. 

(Foto: Qdpnews.it riproduzione riservata)
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