Altro che “Gioiosa et Amorosa”: nella Marca un omicidio ogni 45 giorni 

Nella Marca trevigiana un omicidio ogni 45 giorni 

Otto in dodici mesi: uno ogni quarantacinque giorni. Sono numeri, quelli degli omicidi in provincia di Treviso, a cui la Marca “Gioiosa et Amorosa” non era mai stata abituata. Mai il numero di questo tipo di reati si era impennato come nel 2023, omicidi tutti maturati in ambiti diversi: da quello economico a quello della microcriminalità fino ad arrivare a quello amoroso. 

“Anche se stiamo parlando di una provincia di oltre 900 mila abitanti, otto omicidi in un anno sono veramente tanti – commenta il procuratore di Treviso Marco Martani – questi non sono riconducibili a un unico fenomeno criminoso, perché ognuno di questi ha una storia a sé”. 

Ma proprio queste storie diverse sono un fattore positivo (sempre che si possa parlare di positività in casi come questi) o in qualche modo aumentano la pericolosità di questo tipo di reati? Se da un lato essendo così diversi noncreano allarme sociale è anche vero che questa difformità non permette di attuare misure preventive per contrastare un particolare fenomeno.

Appurato dunque che la prevenzione degli omicidi – così come quella di tutti gli altri reati – è pratica abbastanza difficile, nonostante gli sforzi da parte delle Forze dell’Ordine, non resta che cercare di assicurare alla giustizia in tempi più brevi possibili gli autori di questi gesti. E in questo un grosso aiuto arriva dalla tecnologia che negli ultimi vent’anni ha cambiato radicalmente il modo di effettuare le indagini. Ormai in ogni comune di sono numerose telecamere di videosorveglianza strumento indispensabile per riuscire a ricostruire i movimenti dei killer e delle loro vittime. Questi strumenti diventano ancora più preziosi nel caso siano provvisti di lettori di targa. 

Bisogna anche considerare che risulta complicato appurare l’effetto prevenzione delle telecamere di videosorveglianza visto che i reati non commessi non entrano – ovviamente – nelle statistiche, così come non è detto che non vengano compiuti proprio a causa della presenza degli occhi elettronici. 

“La presenza sul territorio di molte telecamere di sorveglianza – conclude Martani – alcune con le quali provviste di lettori di targa sono uno strumento fondamentale per scoprire gli autori una volta commessi i reati”. 

(Foto: archivio Qdpnews.it).
#Qdpnews.it

Total
0
Shares
Articoli correlati