Aumenta l’uso di droghe sintetiche: preoccupa la ketamina. “Crack e cocaina a prezzi sempre più bassi”, un convegno per i 40 anni del CEIS

Il convegno sulle dipendenze per i 40 anni del CEIS 
Il convegno sulle dipendenze per i 40 anni del CEIS 

Si è svolto questa mattina nell’auditorium della Provincia il convegno dedicato al tema della fragilità, delle dipendenze e della salute mentale per festeggiare i 40 anni di attività della CEIS di Treviso, cooperativa specializzata nel trattamento della tossicodipendenza. Questo traguardo si somma a quello raggiunto da Erga, cooperativa che si occupa dell’inserimento nel mondo del lavoro di persone svantaggiate, attiva da 25 anni. 

Durante il convegno, oltre ai presidenti delle due cooperative, rispettivamente Luca Sartorato e Sara Mestriner, sono intervenuti fra gli altri, Sonia Brescacin, presidente della commissione Sanità Sociale del Consiglio Regionale del Veneto, il direttore generale dell’Ulss 2 Marca Trevigiana Francesco Benazzi, il sindaco di Treviso Mario Conte e Roberto Manera, direttore del dipartimento per le dipendenze dell’Ulss2 Marca Trevigiana.

Con sei strutture in provincia di Treviso, la CEIS è un punto di riferimento nella prevenzione e cura delle dipendenze, che lavora in stretta sinergia con altre realtà della fondazione del Gruppo Ricerka, quali Erga e Kapogiro, che operano sul fronte del reinserimento nel mondo del lavoro di persone che escono da una dipendenza. 

“Con questo convegno festeggiamo i nostri quarant’anni ma allo stesso tempo guardiamo al futuro, focalizzando i fronti sui quali dobbiamo migliorare, in primis l’accorciamento dei tempi d’attesa per accedere alle nostre strutture e il potenziamento dei servizi di pronta accoglienza, dove rimane il problema del limite dei posti letto – ha commentato il presidente del CEIS Treviso Sartorato -. Le strutture di pronta accoglienza sono fondamentali perché danno assistenza prima del ricovero. Ad oggi la capienza è di 15 posti letto come previsto dalla legge regionale, ma l’obiettivo è di lavorare salendo a 18 posti”.

Mario Conte

“Il mondo delle dipendenze è sempre più complesso, e l’età media di chi ne soffre si abbassa sempre più – prosegue Sartorato -. Le sostanze più diffuse rimangono il crack e la cocaina, a prezzi sempre più abbordabili, ma ciò che preoccupa di più per la sua pericolosità è la diffusione della ketamina, che presenta un elevato rischio di morte.

“I dati parlano in maniera molto chiara, purtroppo il problema delle dipendenze è in costante aumento – spiega in aggiunta il dottor Roberto Manera – perché sul mercato compaiono continuamente nuove sostanze sintetiche, ogni anno ne censiamo circa 100. L’altra causa di questa crescita rilevante delle dipendenze sta nell’accessibilità alle sostanze, sempre più facili da reperire per strada o nel dark web, con pochi click”.

Il CEIS, in parallelo alla propria attività, porta avanti progetti specifici come Edu-Care in rete, un progetto di assistenza domiciliare inedito nella provincia di Treviso e GAP, sigla che sta per Gioco d’Azzardo Patologico rivolto alle scuole, che fino ad oggi ha coinvolto oltre 500 alunni di otto istituti. “In collaborazione con l’Ulss 2 – conclude Sartorato – è nata l’idea di istituire un centro diurno dedicato alle dipendenze che completerebbe la nostra filiera di servizi articolata in interventi domiciliari, oltre ad interventi in strutture residenziali e semiresidenziali. Ora siamo in contatto con la Diocesi di Treviso per individuare la sede più adatta all’interno del contesto trevigiano”.

“La nostra realtà nasce dal CEIS nel 1998 come piccola stanza all’interno della comunità riabilitativa – spiega Mestriner facendo un bilancio dei primi 25 anni di Erga –. Siamo nati per rispondere nell’immediato ad una preparazione al reinserimento delle persone nel mondo del lavoro alla fine del loro percorso di cura. Negli anni ci siamo allargati, fino ad arrivare ad oggi con una struttura di 1800 metri quadri, su due sedi, dove ci occupiamo di attività di assemblaggio industriale e assemblaggio cartotecnico per un totale di un centinaio di inserimenti lavorativi all’anno. Siamo una vera e propria impresa sociale: abbiamo 40 dipendenti e chiudiamo con 1 milione e 200 mila euro di fatturato all’anno. Oggi riusciamo a stare sul mercato lavorando per conto terzi – conclude – ma arrivarci non è stato facile, abbiamo dovuto guadagnarci la fiducia dei clienti garantendo qualità e puntualità nelle consegne. Oggi in molti ci scelgono non solo per gli standard che garantiamo, ma anche perché i nostri clienti sono sempre più consapevoli del ritorno che un’impresa sociale può dare al territorio.

Sonia Brescacin 

“Le dipendenze sono mutate in questi anni – ha sottolineato Brescacin – il che ci porta a mettere in campo, sia come istituzioni pubbliche sia con i servizi del privato sociale, una risposta nuova che aggiorni il tipo di intervento sul fronte delle dipendenze di varie tipologie. Servono nuove competenze e nuove risorse che si sviluppano solo mettendo a fattor comune le buone pratiche che in Regione del Veneto da sempre esistono. La nostra Regione, infatti, sul tema delle dipendenze è sempre stata motore di innovazione e di pratiche virtuose”.

“Il CEIS è un partner molto importante per noi che mette l’uomo e le sue fragilità al centro – ha commentato questa mattina Benazzi  -. Dopo il Covid abbiamo avuto sicuramente un aumento di persone con grandi difficoltà, per questo stiamo cercando insieme al CEIS e alle altre comunità di trovare un sistema per prenderle in carico e poi accompagnarle in un reinserimento all’interno della società”.

“Il mondo delle dipendenze è sempre più complesso e si manifesta non solo attraverso l’uso di sostanze, ma anche con la dipendenza da videogame e dispositivi digitali. Anche il ritiro sociale va considerato alla stregua di una dipendenza. Attualmente abbiamo 172 persone che sono seguite nei vari centri del CEIS che mostrano un indice di rotazione molto importante. In questi anni è stato fatto un grande lavoro anche con persone che, proprio a causa della loro dipendenza, hanno commesso reati più o meno gravi. Fin ad oggi abbiamo avuto circa 516 persone, dal 2000 in poi, che sono state riabilitate e riammesse nella società”.

Benazzi ha annunciato infine la prossima stabilizzazione degli psicologi già operanti nell’Ulss 2, a cui se ne aggiungeranno altri dieci. “Abbiamo aperto un avviso per assunzioni a tempo determinato, ad oggi mancano una decina di psicologi all’appello che contiamo di trovare e inserire al più presto”.

Luca Sartorato 

“La sede del CEIS è uno dei luoghi in cui sto meglio, proprio da un punto di vista morale, fatto di persone straordinarie, che hanno vissuto anche momenti di difficoltà e hanno saputo poi ridisegnare il percorso della loro vita – ha commentato Conte -. Io credo che non ci siano persone ‘emarginate’, semmai persone che tendono ad emarginare gli altri e che sono il frutto di una società di giudicanti. Giudicare è un brutto vizio, che va sostituito con la predisposizione all’aiuto. Dal punto di vista amministrativo credo che sia il tempo di uscire dalla logica delle chiacchiere e mettere davvero al centro le persone, i giovani in particolare, riscrivendo un nuovo modello sociale. Quello attuale è anacronistico”.

“Le baby gang? Non esistono per me, quello che vedo sono giovani che manifestano dei disagi. Oggi – conclude il sindaco rivolgendosi ai dirigenti di CEIS ed Erga – sono qui non per farvi auguri e complimenti, ma per chiedervi un aiuto. La vostra esperienza e competenza, per chi amministra una città, è un bagaglio prezioso”.

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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