Automobilista denuncia polizza RCA falsa: i Carabinieri scoprono 16 truffe telefoniche nel settore assicurativo

I Carabinieri della Stazione di Riese Pio X, a conclusione di un’articolata attività d’indagine, hanno denunciato per truffa e uso di atto falso continuati 14 persone, tutte residenti a Napoli e nell’immediato hinterland e gravate da pregiudizi penali, quali presunti autori di ben 16 truffe in danno di malcapitati residenti in diverse province e regioni, compresa la Marca trevigiana, a cui sono state proposte sottoscrizioni di polizze RCA a prezzi vantaggiosi, a seguito di campagna assicurativa telefonica.

In particolare gli indagati, spacciandosi per dipendenti di una compagnia assicurativa, contattavano le vittime del raggiro, proponendo loro la sottoscrizione di polizze RCA, con versamento, su conto corrente online, di somme oscillanti tra i 400 e i 600 euro, a seconda del modello di autovettura. Incassato il versamento, secondo gli inquirenti inviavano una falsa documentazione attestante la copertura assicurativa che le vittime, ignare del raggiro, custodivano nelle loro autovetture, pronte per essere esibite in caso di controlli da parte delle Forze dell’Ordine.

L’indagine è stata intrapresa dai Carabinieri riesini lo scorso ottobre, allorché una 34enne del luogo, che qualche mese prima aveva sottoscritto una polizza, in assoluta buona fede, versando circa 400 euro, e ricevendo la falsa attestazione, è stata fermata da una pattuglia della Polizia locale di un Comune della zona che le ha contestato la scopertura assicurativa della sua auto. A seguito dell’esibizione della documentazione assicurativa, gli agenti le hanno prospettato la verosimile falsità della stessa, pertanto la donna si è recata al Comando dell’Arma di Riese per sporgere denuncia in merito ai fatti.

Gli accertamenti espletati dai militari hanno consentito di fare luce sulla truffa, attribuendo le responsabilità a un 37enne di Napoli. Nel prosieguo dell’attività investigativa sono emerse ulteriori 15 truffe, effettuate dal mese di dicembre 2021 al febbraio 2023 con lo stesso sistema, in varie parti del territorio nazionale, e che hanno visto coinvolti, quali responsabili, ulteriori 13 soggetti, che si sarebbero indebitamente intascati oltre 10 mila euro.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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