Autovelox fisso non omologato in tangenziale: la Cassazione respinge il ricorso del Comune di Treviso e quindi la multa, presa da un’automobilista mentre stava viaggiando a 97 chilometri all’ora in un tratto in cui la velocità massima consentita è di 90 chilometri orari, è stata annullata.
Un precedente “pericoloso” per l’amministrazione Conte, visto che quanto stabilito dalla Cassazione consentirà il quasi certo annullamento della sanzione a chiunque faccia ricorso.
“Un po’ di preoccupazione c’è” commenta il sindaco di Treviso Mario Conte, visto che il rischio potrebbe essere quello di vedersi annullati gli introiti, di circa 8 milioni di euro all’anno, dovuti alle multe in quel tratto di strada.
Ma l’amministrazione, per ora, come riferito in una nota, sembra non avere intenzione di spegnere l’autovelox della tangenziale: “Preso atto dell’ordinanza della Suprema Corte di Cassazione, fermo restando un maggiore approfondimento delle motivazioni e delle conseguenze del citato provvedimento anche con la ditta che fornisce la strumentazione – affermano da Ca’ Sugana – si ritiene opportuno mantenere operativi i sistemi di rilevazione della velocità considerato che i termini per l’eventuale notificazione delle sanzioni possono scadere successivamente all’emanazione di ulteriori pronunce giurisprudenziali o auspicabili provvedimenti normativi o regolamentari”.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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