Avis trevigiana e forze dell’ordine insieme per “Uniformi nel Donare”. Benazzi: “Donazioni in aumento”

Questa mattina, mercoledì 11 dicembre 2019, settanta uomini e donne in uniforme si sono recati al centro trasfusionale dell’ospedale Ca’ Foncello di Treviso dove si è svolta l’edizione 2019 di “Uniformi nel Donare”, un evento che ha chiamato a raccolta numerosi agenti della Polizia di Stato, della Polizia penitenziaria, provinciale e locale insieme ai Carabinieri, alla Guardia di finanza, al Corpo forestale, ai Vigili del fuoco oltre a militari, piloti e specialisti dell’aeronautica militare.

“La Polizia di Stato ma anche tutte le altre forze dell’ordine – ha sottolineato Claudio Di Paola, Vice Questore della Polizia di Stato e capo della Squadra Mobile di Treviso – hanno una particolare vocazione e un’inclinazione molto forte verso la solidarietà. Per questo abbiamo risposto “presente” all’iniziativa “Uniformi nel Donare”, promossa dall’Avis. Riteniamo infatti che sia giusto far passare il concetto di sicurezza anche attraverso la solidarietà, la quale può fare da collante per una coesione sociale sempre più forte contribuendo a una migliore sicurezza della società”.

Nel corso del 2019, le 89 Avis comunali e l’Avis provinciale, a copertura dei 94 Comuni della Marca Trevigiana, grazie ai loro 34.300 soci hanno garantito il fabbisogno dei 6 ospedali del territorio e non solo, con un incremento delle donazioni superiore all’1,24%.

Importante la partecipazione delle giovani generazioni che vengono coinvolte attraverso campagne di sensibilizzazione e forum dedicati.

Nella Marca, ogni 100 residenti, 6 sono avisini e degno di nota è il dato sulle fasce d’età che evidenzia una presenza positiva degli under 35: il 39,16% degli avisini ha tra i 18 e 25 anni, il 22,89% tra i 26 e i 35 anni.

“Siamo soddisfatti delle donazioni in provincia di Treviso – ha dichiarato Vanda Pradal, presiedente dell’Avis provinciale di Treviso – Un grazie sincero va a tutte le nostre Avis comunali e ai cittadini che rispondono in maniera sempre partecipe alle nostre chiamate per garantire il costante bisogno di sacche di sangue che proviene dalle strutture sanitarie. Sono grata a tutti i donatori e li ringrazio di cuore”.

“Questa è una giornata importante – ha commentato Francesco Benazzi, direttore generale dell’Ulss 2 Marca Trevigiana – perché le istituzioni sono un riferimento puntuale e preciso per la sicurezza e il loro operato costituisce un indotto importante per tutta la collettività”.

“Per noi – conclude Benazzi – il sangue è importante per garantire l’attività dei sei ospedali e dello Iov (Istituto Oncologico Veneto), dove si fa tanta attività chirurgica e quindi il sangue è fondamentale per salvare le persone. Le donazioni sono aumentate grazie all’Avis che è una straordinaria realtà capace di arrivare in tutti i Comuni della Marca. La provincia di Treviso, anche grazie all’Avis che dona molto, è campionessa del volontariato. Possiamo sempre contare sull’Avis”.

(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it),
(Foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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