Banca Prealpi SanBiagio e Unione provinciale Confcommercio Treviso analizzano l’andamento economico del settore terziario

Il report è realizzato da Format Research con il sostegno di Banca Prealpi SanBiagio
Il report è realizzato da Format Research con il sostegno di Banca Prealpi SanBiagio

Format Research, per conto dell’Unione Provinciale Confcommercio e di Banca Prealpi SanBiagio – l’Istituto di Credito Cooperativo con sede a Tarzo, parte del Gruppo Cassa Centrale Banca – prosegue nel lavoro trimestrale di monitoraggio del sentiment delle imprese.

Banca Prealpi SanBiagio e Unione provinciale Confcommercio Treviso analizzano l’andamento economico del settore terziario 

Tre gli aspetti affrontati nel focus di marzo 2023: la valutazione delle tensioni inflazionistiche e gli effetti sulla liquidità e la criticità dell’incontro tra domanda ed offerta di lavoro.

Il campione intervistato è composto da 800 imprese e riguarda l’ultimo trimestre del 2022 con le proiezioni ed aspettative parametrate al 30 marzo.

I principali risultati:

  • Migliora la fiducia delle imprese, sia in generale, rispetto all’andamento dell’economia italiana, sia in riferimento all’andamento della propria attività economica, l’indicatore è pari a 47.
  • L’aumento dei prezzi dei fornitori costituisce un freno alla crescita in termini di ricavi, margini, liquidità.
  • Migliorano i ricavi delle imprese, anche se il dato congiunturale di Treviso è inferiore rispetto al dato medio nazionale.
  • Si mantiene pressoché stabile l’andamento dell’occupazione.
  • In leggera crescita le previsioni per il prossimo trimestre.
  • Prosegue la crisi delle imprese colpite dall’aumento dei prezzi praticati da parte dei fornitori.
  • Stabile la capacità delle imprese del terziario di Treviso di far fronte al proprio fabbisogno finanziario.
  • Si prevede un leggero miglioramento nei primi tre mesi dell’anno, anche se permangono le difficoltà a causa del persistere delle tensioni inflazionistiche.
  • Aumentano le imprese del terziario di Treviso che hanno chiesto credito negli ultimi tre mesi. Il 70% di queste ha visto accogliere interamente la propria domanda: il 26% delle imprese ha chiesto credito per effettuare investimenti. La percentuale alta di imprese che ha chiesto credito per fare investimenti è un segnale estremamente positivo.
  • A seguito dell’aumento del costo dei fornitori: quasi il 76% delle imprese ha aumentato i prezzi di vendita, nella stragrande maggioranza dei casi gli aumenti sono stati inferiori rispetto all’aumento dei costi sostenuti a loro volta dalle imprese; un terzo delle imprese che aveva pianificato di effettuare investimenti nel corso del 2023 sarà costretto a rinunciarvi o a posticiparli; oltre un terzo delle imprese si attende una contrazione dei margini e il 20% una riduzione dei ricavi.
  • Sul fronte del lavoro, oltre il 70% delle imprese che hanno effettuato azioni di ricerca di nuovo personale nel corso dell’ultimo periodo ha riscontrato difficoltà nel reclutamento. Tali difficoltà hanno provocato una riduzione dei ricavi presso il 40% delle imprese. La riduzione media dei ricavi è stata del 19,5% per impresa. Si mantiene pressoché stabile nel quarto trimestre l’andamento dell’occupazione delle imprese del terziario di Treviso. L’indicatore è pari a 39 punti. In leggera crescita le previsioni per il prossimo trimestre.
  • Prosegue la crisi delle imprese colpite dall’aumento dei prezzi praticati da parte dei fornitori: l’indicatore migliora leggermente alla fine dell’anno. Le imprese si attendono un ulteriore miglioramento alla fine di marzo anche se il dato continuerà ad essere assai critico.
  • Peggiora leggermente l’indicatore dei tempi di pagamento dei clienti delle imprese del terziario. L’indicatore è destinato a migliorare per il mese di marzo 2023.
  • Parallelamente il 38% delle imprese ha registrato una variazione dei ricavi ossia: il 30,6% (del 38%) osserva una riduzione sia della clientela sia dei ricavi, il 41,0% una riduzione dei soli ricavi e solo il 28,4% un aumento dei ricavi. Tra le imprese che avevano pianificato investimenti (28,7%), il 66,7% effettuerà regolarmente/in parte gli investimenti programmati. Il restante 33,3% rimanderà/rinuncerà agli investimenti.
  • Riduzione dei margini e dei ricavi i principali impatti che subiranno le imprese di Treviso nei prossimi sei mesi a seguito dell’aumento dei costi dei fornitori.

“Nell’insieme il report dell’ultimo trimestre 2022 ci restituisce un terziario di mercato costituito da imprese mature, responsabili, resilienti e fiduciose verso il futuro, anche se inizia a farsi sentire la criticità dell’impatto della carenza di risorse umane, particolarmente in alcuni ambiti” spiega Dania Sartorato, presidente dell’Unione provinciale Confcommercio.

“La maturità è dimostrata dall’evidente propensione agli investimenti, dall’autoriduzione dei propri margini (gli aumenti prodotti sono in larga parte inferiori a quelli subiti), a testimonianza, soprattutto per il commercio, della responsabilità verso il cliente finale. – precisa – La crescita c’è, ed è dimostrato dall’aumento dei ricavi dei servizi, a conferma del trend già avviato da qualche anno nel settore. Chiama ad attente riflessioni invece la criticità del mercato del lavoro”.

“Dalla lettura dell’indagine emergono una serie di elementi di positività, che constatiamo anche noi, tramite il contatto quotidiano con famiglie e imprese del territorio trevigiano, ma che sono messe a dura prova dalle tensioni inflazionistiche e dai relativi aumenti dei costi – dichiara Francesco Piccin, Capoarea di Banca Prealpi SanBiagio -. L’ossatura delle imprese del terziario però è solida, come si nota dalla stabilità nel far fronte ai fabbisogni finanziari”.

“Ancor più rilevante è il dato relativo all’incremento delle richieste di credito nell’ultimo trimestre del 2022. – prosegue – Si conferma che, nonostante l’aumento dei tassi e l’incertezza del contesto macroeconomico, c’è una sostanziale continuità negli investimenti programmati, fiducia verso il futuro e che questa continua a trovare una pronta risposta da parte del sistema bancario. Gli Istituti che hanno saputo muoversi con prudenza in questi anni complicati, saranno anche quelli in grado di fare la propria parte per aiutare famiglie e imprese a navigare in acque difficili”.

“Ancor di più, le Banche di Credito Cooperativo, caratterizzate da vicinanza e dialogo costante con il territorio e la Comunità, rappresentano un osservatorio privilegiato, in grado di fornire risposte concrete e sostegno reale” conclude Piccin.

(Foto: Banca Prealpi SanBiagio).
#Qdpnews.it

Total
0
Shares
Articoli correlati