Carburante alle stelle, Parin (coordinatore gestori): “Prezzi insensati dovuti alla speculazione”. Possibili diminuzioni nei prossimi giorni

Prezzi alle stelle per benzina e diesel in provincia di Treviso: per gli automobilisti il prezzo del carburante è schizzato in pochi giorni e ha superato la soglia dei 2 euro al litro. Secondo Moreno Parin, coordinatore provinciale dei gestori di Carburante, questi aumenti, oltre ad essere una mazzata per i consumatori, lo sono anche per i gestori dei distributori.

“Ci sono due categorie – spiega – la prima è quella più debole ovvero quelli che fanno riferimento direttamente alla compagnia petrolifera e che devono seguire certe imposizioni considerate folli dal mio punto di vista. Ci sono poi i gestori di quelle che vengono chiamate “pompe bianche” che hanno un po’ più di libertà, ma la situazione per l’intero settore è comunque drammatica”.

Sempre secondo il coordinatore, qualunque sia la posizione del gestore chi comanda è sempre il petroliere: “Se un gestore aumenta i prezzi non sta facendo della speculazione, ma si sta semplicemente tutelando evitando di dover spendere di più quando il prodotto cala”.

“Il prezzo che paghiamo oggi per il carburante è insensato – continua Parin – è tutta speculazione perché alla produzione, ovvero l’estrazione e la raffinazione del petrolio, non c’è un aumento significativo dei costi. Trovarsi da un giorno all’altro un aumento di 50 centesimi è solo una questione speculativa che viene fatta a livello internazionale dalle multinazionali”.

Gli aumenti, come detto, hanno colpito anche i gestori delle pompe di benzina che stanno avendo delle conseguenze pesanti trovandosi a dover spendere di più per l’acquisto del carburante e vendendone meno: “In questo periodo si stavano recuperando i problemi dovuti al Covid e questa è stata una mazzata – continua – perché oltre all’aumento dei prezzi, alla diminuzione delle vendite c’è anche un aumento mascherato delle commissioni bancarie e il doppio dei costi dell’energia elettrica”.

A differenza di molte altre attività che hanno un guadagno sul valore delle vendite, i gestori delle pompe di benzina guadagnano al litro indipendentemente dal prezzo del carburante: “Più questo sale – prosegue – meno guadagnano perché aumentano tutti i costi”.

“Noi chiediamo, a chi in questo momento sta guadagnando in maniera pazzesca, ovvero alle compagnie di carburante, di darci una mano. Basterebbe aumentare di un centesimo la parte dei gestori per permettere loro di non morire”.

Sembra comunque che ci siano buone notizie sia per i gestori che per gli automobilisti: “Sembra, ma è tutto da verificare nei prossimi giorni, che stia cominciando l’inversione di tendenza, ovvero che potrebbe esserci un abbassamento dei prezzi. Se questo accadrà lo si noterà nei prossimi giorni a cominciare dalle pompe bianche, che acquistando direttamente nel mercato si trovano aumenti e cali in maniera istantanea. Se quello che ho sentito è corretto, si parla di una diminuzione del gasolio di 10 centesimi, e di 5 centesimi per la benzina”.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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