Casini in città: “La politica deve tornare. I no vax nati dalla convinzione che studio e competenze non servano”

Il sindaco Conte e il senatore Casini

Se intitoli un libro “C’era una volta la politica” è sottointeso che oggi questa non esista più. A spiegarne i motivi e i possibili rimedi è stato il senatore e autore del libro Pier Ferdinando Casini, che questa sera a Palazzo dei Trecento ne ha discusso con il sindaco di Treviso Mario Conte, l’assessore del Comune di Venezia Simone Venturini e quello del Comune di Verona Federico Benini.

“In tutto il libro spiego che la politica deve tornare – sottolinea Casini –: quella del radicamento territoriale e dei partiti. Da un lato faccio una denuncia, dall’altro un auspicio“.

Da sinistra Simone Venturini, Mario Conte, Pier Ferdinando Casini e Nicolò Rocco 

Sono quaranta gli anni trascorsi dalla Prima alla Seconda Repubblica, da Fanfani a Giorgia Meloni, anni che Casini ha trascorso facendo politica. “A pensare che è passato così tanto tempo non mi sento molto bene – scherza – sono periodi diversi. La Prima repubblica (e non per colpa della Meloni o per la Schlein) è imparagonabile all’attuale a causa della presenza di grandi leader che oggi difficilmente troviamo”.

A moderare l’incontro è stato l’ex candidato sindaco di Treviso Nicolò Rocco che nelle elezioni di Treviso ha rappresentato il partito di Centro. “Non rimpiango la Democrazia Cristiana – ha affermato Casini – in politica non bisogna avere rimpianti ma progetti. Ovviamente non li devo avere io ma i giovani, la nostalgia non è mai un progetto futuro”.

È lo stesso Casini a sottolineare come secondo lui il Centro avrebbe tanto spazio politico: “Ma, come dice il proverbio, le idee camminano sulle gambe degli uomini e per questo servono persone valide”.

Tra le colpe della mancanza della Politica, secondo Casini, anche l’esaltazione in questi anni dell’incompetenza: “Lo si vede anche nei no vax che hanno sempre pensato che fosse tutto un business delle case farmaceutiche. I no vax nascono dall’idea che lo studio e le competenze non servano”.

Secondo Casini oggi il problema vero è l’organizzazione delle scuole di formazione: “un tempo c’erano le scuole di partito, dove i militanti ti formavano. Oggi bisognerebbe che le università facessero delle lezioni sui fondamentali della Politica. I governi tecnici sono come l’antibiotico: andrebbero presi solo quando si sta male”.

(Foto e video: Qdpnews.it ©️ riproduzione riservata).
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