Ottobre inoltrato e si ripropone lo stesso problema, l’invasione delle cimici. E’ ormai risaputo di come l’autunno sia la stagione delle cimici nell’Alta Marca.
Questi insetti, dal fastidioso odore se schiacciati, in questa stagione tentano sempre di intrufolarsi in casa nascondendosi tra i panni stesi o infilandosi da qualche zanzariera rimasta aperta per tentare di svernare al caldo.
Da quattro o cinque anni però oltre alle comuni cimici autoctone verde chiaro, si sono aggiunti nuovi insetti che sono molto dannosi per le colture, come la cimice asiatica.
Quest’ultima, soprannominata anche Halyomorpha halys, è stata segnalata per la prima volta in Italia nel 2012 (in provincia di Modena) ed ha conosciuto da allora una grande e veloce espansione.
La sua diffusione a livello globale sembra sia stata favorita dal continuo transito dei carghi commerciali che trasportano merci da regioni del mondo molto lontane fra loro.
Queste specie di cimici sono particolarmente numerose soprattutto nei contesti agricoli per l’elevata disponibilità alimentare che essi offrono. Ad aggravare la situazione, si aggiunge la scarsa presenza di predatori e parassitoidi, tipica situazione dei contesti agricoli intensivi e monocolturali.
Nel caso della cimice asiatica la situazione sembrerebbe ancora più grave. L’insetto è un organismo paradossalmente nuovo per l’ambiente italiano, non incontra le avversità con le quali si deve confrontare nei paesi di origine, dove la popolazione è assai meno numerosa poiché controllata da svariati organismi competitori e predatori tra cui spicca la “vespa samurai” (Trissolcus japonicus), un imenottero parassitoide che depone le proprie uova all’interno di quelle della cimice asiatica.
La cimice asiatica prolifera almeno due volte l’anno con 300-400 esemplari alla volta e sembrerebbe si siano diffuse in Italia a causa del clima anomalo degli ultimi anni che ha portato ad un autunno più caldo del normale.
Come allontanarle da casa? Gli esperti consigliano rimedi naturali e semplici come il piretro, insetticida biologico adatto anche per i piccoli orti, oppure acqua e sapone di Marsiglia da spruzzare nelle zone in cui solitamente passano le cimici, o direttamente sopra questi insetti.
Il sapone distrugge la loro protezione esterna e le disidrata, uccidendole, così come anche la farina fossile che si può spargere nelle zone di accesso. Per quanto riguarda le piante, si consiglia di pulire manualmente le foglie dalle uova (le cimici ne depongono fino a 400 alla volta). Altrimenti, ottimi repellenti naturali sono considerati aglio, menta ed erba gatta.
(Fonte: Luca Collatuzzo © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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