Commercio, a Treviso ancora stagnazione. Pozza: “Si soffre l’incertezza globale delle vendite all’estero”

La persistente debolezza della congiuntura internazionale, legata al perdurare degli effetti delle politiche tariffarie, unitamente alla decelerazione delle maggiori economie asiatiche, alla contrazione dell’industria manifatturiera tedesca e all’eventualità di un hard Brexit,  sta continuando a penalizzare fortemente il commercio mondiale ed in particolare quello dei principali Paesi europei che presentano ritmi di crescita sempre più contenuti.

Continuiamo a soffrire – commenta a caldo il Presidente della Camera di Commercio di Treviso Belluno, Mario Pozza – , continuiamo a risentire dell’incertezza globale che colpisce in particolare le vendite all’estero di macchinari industriali, legata a doppio filo al calo della domanda in beni strumentali”.

Posso solo sottolineare – continua Pozza – che l’andamento tendenziale delle esportazioni trevigiane non peggiora rispetto al bilancio che emergeva con i dati al primo semestre. Già questo è un segnale di tenuta. Ed è una dinamica che ci accomuna ad altri segnali che provengono dalle altre economie dell’area euro. Il punto di minimo dovrebbe essere stato raggiunto, in questo strano ciclo non di crisi né di crescita. Consideriamo anche lo strumento del canale e-commerce che permette di accedere a nuovi mercati e a modificare il proprio modello di business”.

Anche il commercio estero italiano ha subìto un rallentamento che risulta confermato dai dati diffusi dall’Istat per i primi nove mesi del 2019. Dinamica analoga si osserva per il Nord-Est: la crescita si ferma al +1,9%, contro un aumento più che doppio registrato nello stesso periodo dell’anno precedente (+4,7%).

Tra le regioni più dinamiche si segnala l’Emilia-Romagna (+4,8%), con un risultato quasi in linea con quello dell’anno precedente, mentre il Veneto si ferma al +1,1% (contro il +3,5% di un anno fa).

I risultati della provincia di Treviso, ai primi nove mesi dell’anno, sono all’insegna della sostanziale stagnazione, in linea con quanto già evidenziato nei precedenti trimestri.

Le esportazioni flettono del -0,9% su base annua (contro l’incremento del +5,8% dello stesso periodo dell’anno precedente) mentre le importazioni segnano un -1,7% (era pari al +3,1% la variazione tendenziale dell’anno scorso).

(Fonte: Redazione Qdpnews.it).
(Foto: Archivio Qdpnews.it).
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